La Juve resta in 10 e non va oltre l'1-1 con l'Empoli: Baldanzi risponde a Vlahovic

Juventus - Empoli
Juventus - Empoli / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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La Juventus pareggia 1-1 contro l'Empoli e fallisce l'occasione di portarsi (seppur momentaneamente) a +4 dall'Inter. Nella gara valida per la 22ª giornata di Serie A, i bianconeri restano in inferiorità numerica per l'espulsione di Milik al 17' del primo tempo, poi nella ripresa la il 12° centro in campionato di Dusan Vlahovic non basta dato che i toscani la riprendono grazie alla conclusione dalla distanza di Baldanzi.

Il primo squillo della partita arriva dopo neanche un minuto con il colpo di testa di Walukiewicz e, poco più tardi, con la punizione di Vlahovic. Il punto di svolta arriva al 17' quando Milik entra in maniera scomposta su Cerri: l'arbitro lì per lì lo ammonisce, ma dopo essere stato richiamato dal VAR rivede la sua decisione ed estrae il rosso. La Juve gioca dunque in 10 per quasi tutta la partita, concedendo all'Empoli un paio di conclusioni, soprattutto con Cambiaghi (che però deve fare i conti con un Szczesny attento), ma prima della fine del primo tempo riesce a rendersi pericolosa con la chance clamorosamente sprecata da Miretti sull'errore in impostazione di Gyasi.

Nel secondo tempo i bianconeri tornano in campo con maggior aggressività si avvalgono di una delle loro armi migliori: i calci piazzati. Da corner, Gatti colpisce di testa e il pallone arriva in qualche modo a Vlahovic, che lo gira e batte Caprile. L'Empoli prova a reagire e si affida soprattutto all'estro del subentrato Baldanzi. Il giovane fantasista prima deve prendersela con Alex Sandro, che allontana un cross pericoloso, poi però trova il pareggio con un bel tiro rasoterra dalla distanza su cui Szczesny non può fare nulla. L'ingresso di Yildiz non aiuta la Juve a tornare in vantaggio, la squadra di Allegri sciupa l'occasione di allungare in classifica.

La chiave tattica di Juve-Empoli

Prima di rimanere in 10, la Juventus imbastisce lo stesso genere di gara visto già contro Lecce e Sassuolo, ossia gestendo il giro palla e cercando le corsie esterne per i cross. Poi l'intervento di Milik e la conseguente espulsione cambiano la chiave tattica della partita, che vede i toscani padroni del possesso e i bianconeri intenti a coprire gli spazi centrali per impedire verticalizzazioni su Cerri. Nonostante l'inferiorità, la squadra di casa non si arrocca in difesa passivamente ma cerca di intuire gli errori degli avversari per colpire in ripartenza. È il caso di Miretti, bravo nel scippar palla all'avversario ma sprecone sotto porta.

Poi nel secondo tempo la Juventus sfrutta la specialità della casa, ossia i calci piazzati, e si porta in vantaggio con Vlahovic. Nicola inserisce però Cancellieri e Baldanzi, e il loro brio fa subito la differenza per i toscani, ben più ispirati in fase offensiva.

L'episodio della partita

Livio Marinelli, Arkadiusz Milik
Arkadiusz Milik / Valerio Pennicino/GettyImages

Il momento che farà inevitabilmente discutere è l'espulsione di Arkadiusz Milik. Il polacco prova a recuperare il pallone a metà campo, mostrando anche un certo spirito di sacrificio, ma la sua foga è eccessiva e finisce per colpire la caviglia di Cerri. L'intervento sembra subito duro, ma l'arbitro opta per il giallo. Solo che il VAR lo invita a rivedere l'azione propiziando dunque il rosso.