La Juve nell’inferno Covid. Situazione drammatica in Portogallo: blindati col Porto in un blitz di 30 ore
La Juventus scenderà in campo domani per sfidare il Porto al Do Dragao e si troverà ad affrontare la trasferta in Portogallo, piegato dal contagio del Covid, dove è in vigore un lockdown duro, come quello vissuto dagli italiani nel marzo di un anno fa.
Durante la prima ondata, il Portogallo era stata uno dei fiori all'occhiello dell'Euripa, riuscendo a contenere l’espansione del contagio, ma dopo il periodo natalizio il sistema sanitario lusitano è stato messo in ginocchio. La media dei contagi negli ultimi 14 giorni è la più alta d’Europa: 1430 positivi per 100mila abitanti.
La Juventus si prepara ad affrontare il Porto in questo scenario tra i più complicati. I bianconeri hanno preparato e studiato un blitz di 30 ore cambiando prorgamma. Niente conferenza in Portogallo ma dichiarazioni di Pirlo e un giocatore in streaming a Torino, prima della partenza (non era successo in occasione delle precedenti sfide di Champions). Soltanto con il Barcellona la conferenza stampa era stata sul web, ma in Spagna. I bianconeri si muoveranno solo tra albergo e stadio. Nessun sopralluogo al Do Dragao, niente rifinitura.
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