La Juve come tradimento al Toro e gli obiettivi col Napoli: Buongiorno si presenta

Alessandro Buongiorno
Alessandro Buongiorno / Claudio Villa/GettyImages
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Alessandro Buongiorno, nella giornata odierna, si è presentato alla piazza azzurra come nuovo acquisto del Napoli. Il difensore del club partenopeo ha ripercorso alcune tappe della scorsa stagione oltre a parlare degli interessamenti sul suo conto emersi prima del sì al Napoli. Buongiorno, nella consueta conferenza di presentazione, ha anche indicato l'attaccante più difficile che abbia mai affrontato oltre a spiegare il motivo del no alla Juventus.

Sul perché ha scelto Napoli: "La scelta di Napoli? Tante squadre mi volevano in questo mercato, sono legato al Torino ma dovevo compiere questo step per la mia crescita professionale. Quando sono circolate le prime voci ho sentito l’affetto dei tifosi. Durante gli Europei ho parlato con Conte e Manna. Tutto ciò mi ha spinto a venire qui. Cosa mi disse Conte durante l’incontro? Fu davvero casuale. Ero libero con la Nazionale ed era il mio compleanno. L’ho incontrato in un ristorante a Torino e mi ha spiegato le sue idee e cosa volava fare. Poi ci siamo sentiti anche durante gli Europei. I discorsi con lui mi hanno fatto sentire importante, mi hanno dato fiducia e voglio ripagarla", riporta Area Napoli.

Sul sogno e l'obiettivo: "Il mio sogno è quello di migliorare e crescere, voglio vincere con questa maglia. Il mio ruolo? Ho giocato un po’ in tutte le posizioni, ho giocato centrale la scorsa stagione, ma in passato ho fatto anche il braccetto di sinistra. Mi sento pronto. Anche se da centrale a tre ho fatto il mio meglio".

Sull'ultima stagione del Napoli: "Il Napoli viene da una stagione negativa? Le sensazioni di questi primi giorni sono state positive. C’è un’atmosfera nel gruppo con voglia di riscatto, la scorsa stagione è stata sotto le aspettative. Ci impegneremo al massimo. Io cerco sempre di dare una mano ai compagni e di essere positivo. Tutto parte dagli atteggiamenti che uno ha dentro e fuori dal campo, poi escono le qualità che ognuno di noi ha dentro. La leadership spicca in ognuno di noi, perché dobbiamo essere responsabili e pronti ad aiutare i compagni".

Sull'obiettivo degli azzurri: "L'obiettivo del Napoli? Dobbiamo avere bene in testa di dare tutto ogni partita e migliorarci giorno per giorno. Stiamo lavorando tanto e con impegno. Poi il secondo obiettivo deve essere quello di non deludere i tifosi, vorrei che fossero consapevoli che noi stiamo dando tutto dentro e fuori dal campo. Noi stiamo sudando per questa maglia. Nella mia testa l’obiettivo è questo. Il mio idolo? Maldini e Nesta, da bambino guardavo i loro video e cercavo di replicarli. Di recente mi sono ispirato a Sergio Ramos perché ha leadership in campo, la sua aura mi ha spinto ad osservarlo".

Sul rifiuto alla Juventus: "Il mio no alla Juventus? Ci sono state squadre che mi hanno cercato e in questo momento per me, sono un ragazzo nato e cresciuto nel Torino, mi sembrava di tradire me stesso, ho letto i nomi dei giocatori a Superga. Ribadisco che qui a Napoli ho trovato l’affetto della gente. Sono stato in città 2-3 giorni prima del ritiro e toccavo con mano la passione per il Napoli e per il calcio. Contento della scelta che ho fatto".

Sui margini di miglioramento: "Se posso ancora migliorare? Margini di miglioramento ci sono sempre, stiamo cercando di capire insieme al mister quali concetti vuole utilizzare in campo. Anche i movimenti nelle due fasi. Vediamo tanti video e mi confronto con lui e con lo staff. Stiamo apprendendo i suoi concetti, qualcosa lo facevo già al Torino e qualcuno è nuovo. Con voglia e volontà si riesce ad apprendere velocemente. Conte è chiaro in quello che chiede".

Su Conte e sulla sua difesa che segna: "Conte ha sempre avuto difensori che hanno segnato tanto? Avere difensori che fanno gol è importante. Lo scorso anno ne ho fatti 3 e spero di migliorare. Soprattutto sui calci piazzati si può lavorare perché in alcune gare ti possono far vincere. Questo è un aspetto importantissimo su cui lavorare. Il mister è bravo e chiaro in quello che ci dice".

Sull'impostare da dietro: "Se sono bravo anche nella costruzione del gioco? In questi tre anni ho dimostrato le qualità difensive, ma già lo scorso anno ho lavorato con Juric sulla costruzione. Sui movimenti da fare per servire i compagni. Sono migliorato anche in questo e con Conte continuerò a farlo, ma anche sulla fase difensiva voglio lavorare".

Sul match tra il Toro e il Napoli della scorsa stagione: "Torino-Napoli 3-0 dello scorso campionato? In quel momento pensavo solo a difendere. Da sempre io cerco di dare il massimo e voglio aiutare la squadra. Se mi avessero detto che sarei andato al Napoli avrei fatto quello che ho fatto, ovvero ci avrei pensato e cercato di cogliere le opportunità".

Sul guidare il pacchetto arretrato del Napoli: "La responsabilità di guidare la difesa del Napoli? Mi sento pronto, ma indipendente da questo ognuno deve sentirsi un leader. Ci vuole sacrificio e responsabilità. Io per quello che potrò cercherò di trasmettere questa cosa qui. La cosa più bella è quando durante un’azione in campo e fuori ci sono i compagni che stanno dalla tua parte e ti supportano. Così si tira fuori sempre quel qualcosa in più e uniscono il gruppo".

Sull'interesse dell'Inter: "L'interesse dell'Inter nei miei confronti? Lascio fare al mio procuratore. Ma come ho detto io sono stato subito contento di essere contattato dal Napoli e da Conte. Manna è venuto a Milano un paio di volte a parlare con me e con il mio agente. Sono felice della scelta".

Sull'avversario più tosto: "Attaccante con cui ho avuto maggiore difficoltà? Sicuramente Osimhen è stato ostico. Ha forza e velocità e quindi è stato difficile marcarlo. Per il gioco che avevamo al Torino contro Lukaku è stato difficile. È grosso e riesce a coprire palla e quindi è stato complicato. In questi momenti studio molto e osservo i loro movimenti".

Su Castel di Sangro: "Castel di Sangro mi piace tantissimo, ci verrei certamente in vacanza, mi trovo molto bene".

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