"La firma è imminente": De Laurentiis sgancia la bomba sul rinnovo di Osimhen

L'annuncio inaspettato sulla firma del nigeriano: il patron del Napoli sembra sicuro di aver trovato l'accordo con il calciatore.
Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis / Soccrates Images/GettyImages
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Dal rinnovo di Victor Osimhen alla ristrutturazione dello stadio Diego Armando Maradona. In occasione dell'assegnazione del premio Campania Felix, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato senza peli sulla lingua, annunciando anche l'imminente rinnovo dell'attuale numero 9 della squadra, oltre alla situazione legata allo stadio e alla prossima sfida contro l'Inter. Queste le sue parole.

Sul rinnovo di Osimhen.

"Per Osimhen siamo alla firma che era in sospeso da questa estate".

Sullo stadio Diego Armando Maradona

"Sento dire che avrei presentato il progetto e che mi sarebbe stato respinto. Non è vero. Io ho presentato un progetto che non è stato studiato. Loro si sono messi lì a vedere 41500 spettatori, visto che noi abbiamo una media di 39mila, e la Juventus ne fa 40mila scarsi, è stato detto da uno che voleva fare il Masaniello che lo stadio deve essere un fatto popolare e che dovrebbe essere da almeno 55mila spettatori. Ma va benissimo, quando loro dicono che lo stadio deve essere a disposizione del popolo, allora io dco che andrebbe fatto l'azionariato pubblico. Perché quando io devo tirare fuori 70 milioni di euro per Osimhen chi li tirà fuori?".

"Io lo stadio voglio comprarlo, con l'impegno a investire quei milioni necessari per fare gli Sky Box, per portare il pubblico accanti ai calciatori come negli stadi veri, tutto qui".

Sulla sfida contro l'Inter.

"Ci vuole molta fortuna. Non abbiamo il terzino sinistro, ce ne sono due infortunati. Poi abbiamo un nuovo allenatore a cui abbiamo dato una grossa responsabilità perché ha dovuto incontrare subito Atalanta e Real Madrid, e al Bernabeu a pochi minuti dalla fine stavamo pareggiando. Adesso abbiamo un altro tour de force con Inter e Juventus. Mi sembra difficile preparare la sfida contro l'Inter, senza due terzini, in due giorni. E poi cinque giorni per preparare la Juventus. Sul tavolo degli obiettivi vanno messi tutti i problemi e poi che la Madonna ci accompagni".