La denuncia dell'AIC: "La maggioranza dei calciatori va in crisi rinunciando anche a una sola mensilità"
Solo 4 club di Serie A hanno trovato l'intesa sul taglio degli stipendi. Juventus, Parma, Roma e Cagliari hanno raggiunto l'accordo con i propri calciatori, in attesa della possibile ripartenza del calcio italiano, attesa (si spera) a giugno.
Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha parlato in diretta Instagram con Gianluca Di Marzio, soffermandosi anche sulla questione stipendi dei giocatori. Secondo il numero due dell'AIC, anche solo la mancanza del pagamento di un mese dello stipendio può creare problemi ai calciatori.
Problema taglio stipendi?
“La maggioranza dei calciatori guadagna meno di 50mila euro lordi l'anno. Quando si pensa ai calciatori, non si pensa mai a questa maggioranza che sarebbe in crisi rinunciando ad uno stipendio”.
I club?
“Non possiamo non renderci conto di quello che sta vivendo il nostro mondo. Abbiamo la responsabilità per il futuro - riporta calciomercato.com - Dobbiamo evitare di iscrivere un domani società che possono garantire il loro impegno durante la competizione”.
Giocare in campi neutri?
“L’ipotesi dei campi neutri presupporrebbe ritiri infiniti per i calciatori. Anche loro hanno famiglie, figli. Diventerebbe complicato a livello psicologico gestire una simile situazione”.
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