La decisione ufficiale della FIGC sulla norma anti-Superlega

Sospesa la norma che vietava ai club di iscriversi a competizioni non riconosciute dalla UEFA e FIFA
FIGC Special Olympics Press Conference
FIGC Special Olympics Press Conference / Paolo Bruno/GettyImages
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Da dicembre a questa parte, impossibile negarlo, lo scenario attorno al progetto Superlega - uno dei più controversi temi in ambito calcistico ormai da qualche anno - è mutato in modo radicale lo ha fatto, sostanzialmente, in seguito alla Corte di Giustizia Europea che ha riconosciuto come UEFA e FIFA non possano agire in un sistema di monopolio (situazione attualmente in atto, secondo la sentenza).

Non si registrano passi in avanti sostanziali, perlomeno a titolo ufficiale, sul fronte della competizione ma - d'altro canto - occorre render conto di come le varie Federazioni abbiano necessariamente intercettato quanto affermato dalla Corte di Giustizia Europea. La FIGC, nello specifico, ha sospeso la norma che vietava ai club italiani di iscriversi a competizioni non riconosciute da FIFA e UEFA (oltre che dalla stessa Federazione Italiana Giuoco Calcio).

Il comunicato ufficiale della FIGC

"Il Presidente Federale vista la delibera del Consiglio Federale adottata nella riunione del 17 maggio 2021, pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 243/A del 18 maggio 2021, e la delibera del Consiglio Federale adottata nella riunione del 20 dicembre 2023, pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 140/A del 21 dicembre 2023; visto, in particolare, l’art. 16, comma 2, lett. a) delle NOIF, di cui al Comunicato Ufficiale n. 243/A del 18 maggio 2021, nel quale cosi si legge “[….] se partecipano a competizioni organizzate tra associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC”; visti, altresì, il punto A-1) della Sezione II) “ULTERIORI ADEMPIMENTI PER LE SOCIETÀ DI SERIE A”, il punto A-1) della Sezione III “ULTERIORI ADEMPIMENTI PER LE SOCIETÀ DI SERIE B” e il punto A-1) della Sezione V “ULTERIORI ADEMPIMENTI PER LE SOCIETÀ DI SERIE C”, di cui al Comunicato Ufficiale n. 140/A del 21 dicembre 2023, nel quale così si legge: “ [….] contenente […] l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC”; ritenuto opportuno analizzare la formulazione delle suddette norme alla luce della sentenza C-333/21 della Corte Giustizia dell’Unione Europea del 21 dicembre 2023; visto l’art. 24, comma 3 dello Statuto Federale; sentiti i Vice Presidenti federali delibera di sospendere temporaneamente, nelle more dell’espletamento dei richiamati approfondimenti, l’efficacia delle disposizioni di cui al richiamato art. 16, comma 2, lett. a) delle NOIF, di cui al Comunicato Ufficiale n. 243/A del 18 maggio 2021, limitatamente alla parte in cui così si legge: “ […..] se partecipano a competizioni organizzate tra associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC”, nonché alle richiamate lett. A-1) della Sezione II), lett. A-1) della Sezione III) e lett. A-1) della Sezione V), di cui al Comunicato Ufficiale n. 140/A del 21 dicembre 2023, limitatamente alla parte in cui così si legge: “[….] contenente […..] l’impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC”.

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