La crescita con l'Atalanta e la rivincita contro il Milan: De Ketelaere si racconta

Charles De Ketelaere
Charles De Ketelaere / Emilio Andreoli/GettyImages
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Charles De Ketelaere torna a parlare del suo addio al Milan. Il belga ha infatti rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in cui racconta il processo decisionale che l'ha portato, la scorsa estate, ad accettare il trasferimento in prestito all'Atalanta. CDK ha poi parlato della crescita che sta vivendo a Bergamo, ma sul suo futuro ha preferito non sbilanciarsi.

Sulla scelta di trasferirsi all'Atalanta in estate: "Ci ho pensato un po’, certo: non era una scelta qualsiasi. Ma difficile no, perché tutti, a cominciare dal mister e dal direttore D’Amico, mi hanno fatto sentire subito e sempre la fiducia giusta. E poi vedere giocare l’Atalanta mi era sempre piaciuto. C’erano anche altre opzioni, ma non le ho mai considerate: o Milan, o Atalanta".

In cosa sei cresciuto a Bergamo? "Nella lucidità che metto nel fare le scelte di gioco. Puoi migliorare la tecnica, ma senza lucidità non la sfrutti fino in fondo. Per questo oggi mi sento un giocatore migliore anche rispetto alla mia versione più brillante, quella dell’ultima stagione al Bruges. Anche perché gioco in un campionato sicuramente più duro".

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Contro il Milan è stata una rivincita? "Non ho pensato“Non mi avete capito”, ma certo quando abbiamo battuto il Frosinone non ero così contento, questo sì. Non era una sensazione negativa, però so cos’è il Milan, dunque anche cosa significa batterlo".

Sul suo futuro: "È gennaio, c’è ancora tempo. Oggi penso solo che quel che accadrà non dipenderà soltanto da me e a me hanno insegnato che devo pensare solo alle cose che posso “controllare”: il prossimo allenamento, la prossima partita. E il fatto che sono molto contento di essere qui all’Atalanta".