La coppia d'attacco Mutu-Adriano che fece impazzire i tifosi del Parma
I tifosi del Parma (e non solo) ricorderanno senza ombra di dubbio la coppia formata da Adrian Mutu e Adriano L'Imperatore, la migliore nella storia del club gialloblù per intesa, prestazioni e numero complessivo di reti. Diciotto il rumeno, quindici il brasiliano, per un totale di trentatré gol.
Corre l'annata calcistica 2002/03, in panchina c'è Cesare Prandelli con Arrigo Sacchi nelle vesti di collaboratore tecnico (che successivamente richiamerà il suo pupillo Mutu durante l'esperienza alla Fiorentina). I presupposti di inizio stagione vengono fedelmente rispettati dalla squadra, capace di concludere la stagione al quinto posto.
Uno dei migliori piazzamenti nel recente passato per il Parma, che qualche anno prima, sotto la guida di Alberto Malesani, alzò contro l'Olympique Marsiglia la Coppa UEFA. Gran parte del merito è da attribuire proprio ai gemellini del gol (per non togliere nulla allo storico feeling tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini alla Sampdoria). In alternanza, i due segnano per sette giornate consecutive, arrendendosi solamente al Chievo. Dopo un breve momento di riposo, gli attaccanti tornano in gol dall'11a giornata e mantengono un trend strepitoso fino all'ultimo turno di campionato, malgrado il duplice fallimento in Coppa Italia e Coppa UEFA.
Purtroppo, la favola in gialloblù dura appena una stagione. Mutu attira le attenzioni del Chelsea e tenta la fortuna in Premier League, Adriano resta fino al 2004 per poi accettare l'offerta dell'Inter del presidente Massimo Moratti. E da quell'anno, tra risultati altalenanti e il crac Parmalat, per il Parma si spengono le luci della ribalta. I tunnel del fallimento è senza via d'uscita.
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