La Cina complica i piani dell'Inter. Investimenti bloccati, sfumati due colpi. Il mercato viaggia a zero

L'Inter aveva in pugno Sandro Tonali e Marash Kumbulla. Il club nerazzurro, non è un mistero, era pronto a due investimenti importanti per portare alla corte di Antonio Conte due dei migliori giovani della scorsa stagione, due tra i più promettenti calciatori visti lo scorso anno in Serie A.
A bloccarli però, scrive il Corriere della Sera, non è stato Antonio Conte. Il tecnico, è vero, ha chiesto dei colpi di spessore e di esperienza ma non aveva detto di no ai vari Tonali e Kumbulla. A far sfumare il doppio affare è stata la Cina.
La direttiva del governo cinese è chiara da tempo: stop a investimenti eccessivi in aree non strategiche per l’interesse e l’economia nazionale. Niente più spese folli nel calcio, come alcuni anni fa. La stretta ha portato la Premier League a risolvere il contratto sui diritti tv con Pptv. Conte e la dirigenza hanno dovuto prenderne atto. L'Inter, ad esempio, ha rinunciato anche a dare l'assalto ad Allan, centrocampista del Napoli passato all'Everton per circa 25 milioni. Il mercato vive di occasioni per mancanza di fondi: senza cessioni, niente acquisti. Prima Sanchez a costo zero, poi Vidal (dovrebbe arrivare a parametro), Kolarov (1 milione) e Darmian (pochi milioni). Per questo la via del mercato interista è una sola: l'autofinanziamento.
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