La Champions del Real Madrid, tra mistica e merito

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TOPSHOT-FBL-EUR-C1-REAL MADRID / OSCAR DEL POZO/GettyImages
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Una Champions fortunata e immeritata, decisa dagli episodi e conquistata senza mai dominare. Se ne sono dette tante sul Real di Carlo Ancelotti che per la quarta volta nella sua storia ha vinto questo trofeo regalando ai blancos il quattordicesimo successo in questa competizione.

Recentemente siamo stati abituati a cammini perfetti da parte delle squadre laureatesi campioni d'Europa negli ultimi anni. Il fatto di essere i più forti spesso coincide con il dominare ogni avversario (o quasi) e giungere fino alla vittoria finale.

Spoiler: non è sempre così e non è una regola. Il Real non ha dominato i suoi avversi dal punto di vista del gioco, della lettura tattica, del controllo della partita o delle occasioni create. Fortuna? Una parte di fortuna c'è sempre in questa competizione, ma è soprattutto merito dei blancos.

Real Madrid celebrate 14th Champions League win
Real Madrid celebrate 14th Champions League win / Anadolu Agency/GettyImages

Il cammino della squadra di Ancelotti è stato tutt'altro che perfetto. Ci ha regalato momenti epici e spinto a credere nella mistica del Real Madrid in questa competizione, una sorta di spinta speciale che gli altri club non hanno nelle notti di Champions. L'asticella del possibile ha oscillato in maniera sfrenata rompendo più volte la soglia dell'impossibilità, alzando e abbassando gli standard del Real fino alla notte di Parigi.

4 sconfitte in 13 di Champions, tra cui una clamorosa ma indolore in casa contro lo Sheriff Tiraspol nella fase a girone. Girone vinto in anticipo con l'Inter in seconda posizione e poi il sorteggio (il secondo) contro il PSG delle stelle.

Kylian Mbappe
Real Madrid v Paris Saint-Germain: Round Of Sixteen Leg Two - UEFA Champions League / Gonzalo Arroyo Moreno/GettyImages

PSG-Real 1-0. Ancelotti e Benzema cadono al Parco dei Principi, Mbappé (al tempo futuro sposo blanco) stende nel recupero il Real con una magia. L'avventura sembra già terminata.

Real-PSG 3-1. A fine primo tempo Mbappé elimina virtualmente il Real. Virtualmente perché al 60' Benzema pareggia e a un quarto d'ora dal termine assistiamo al primo delirio blanco: Benzema-Benzema in due minuti e Paris eliminato.

Karim Benzema
Real Madrid v Paris Saint-Germain: Round Of Sixteen Leg Two - UEFA Champions League / Quality Sport Images/GettyImages

Chelsea-Real 1-3. L'entusiasmo è alle stelle e a Stamford Bridge si vede subito. 2 colpi di testa in tre minuti del solito Karim per portare il Real sul doppio vantaggio, Havertz accorcia a fine primo tempo, ma appena comincia il secondo Benzema triplica.

Real-Chelsea 2-3 d.t.s. Una vittoria così manda il Real già alla Semfinale, con la testa. A Madrid il blackout è di quelli forti e dura più di un'ora. Mount-Rudiger-Werner, i blues stanno per scrivere la storia. Il pericolo imminente sveglia i blancos e Modric inventa per Rodrygo, tempi supplementari. La decide Benzema.

Rodrygo
Real Madrid v Chelsea FC Quarter Final Leg Two - UEFA Champions League / Jonathan Moscrop/GettyImages

Manchester City-Real 4-3. Assoluto dominio citizens e vittoria di misura. Il Real esce quasi illeso dal primo confronto con Guardiola, i tre gol sono genio e cinismo dei due giocatori più forti dei blancos: Benzema e Vinicius.

Real-Manchester 3-1 d.t.s. Non c'è reazione. Al Bernabeu serve un gol per portare la partita alla proroga, ma non arriva. Arriva quello del City a un quarto d'ora dal termine, ma non è abbastanza. Il doppio miracolo su Grealish al 90' sì. 6 di recupero, ma a un Real clinicamente morto ne bastano tre: Rodrygo e ancora Rodrygo, con l'opera completata da Benzema nel primo tempo supplementare.

Rodrygo, Ederson, Ruben Dias
Real Madrid v Manchester City Semi Final Leg Two - UEFA Champions League / Jonathan Moscrop/GettyImages

Liverpool-Real Madrid 0-1. La mistica ha ormai avvolto completamente il Real Madrid. In molti credono che il Liverpool sia più forte e in effetti sul campo meriterebbero i reds ai punti, ma a questo gioco, contro questo Real bisogna essere più che perfetti per non essere puniti. Decide Vinicius Jr. nel primo dei due tiri del Real nella Finale. Basta così, il Real è ancora campione.

Un Real diverso da quello che siamo stati abituati a vedere. Un Real inizialmente lontano dalle favorite in una possibile vittoria della competizione. In tutti i doppi confronti ha prodotto meno xgol delle sue avversarie, che comunque sono le quattro squadre con valore della rosa più alto di tutte.
Un cammino inspiegabile, in cui alla fine ha trionfato il Real Madrid. Si era parlato di fattore Zidane nelle finali in passato, ma forse non è una cosa legata al francese. La mistica del Real Madrid spaventa le altre squadre, rende un po' più vere le frasi fatte sulla tradizione dei club e concede a tutti l'occasione di racconatare storie incredibili.


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