La 'carta segreta' che secondo la Juve può portare all'annullamento del processo

Nedved e Cherubini
Nedved e Cherubini / Marco Rosi/GettyImages
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Come riporta Tuttosport, nel processo portato avanti dall Procura federale sulla Juventus esiste la “nota 10940” datata 14 aprile 2021. Per gli inquirenti un carteggio (con la Covisoc) descritto come «non costituiva atto d’indagine», mentre per la difesa bianconera rappresenterebbe documento di rilevanza tale da poter portare all’inammissibilità dell’intero processo. Questo, almeno, quanto sostiene il quotidiano torinese.

Il club bianconero avrebbe per due volte provato a prendere visione della “nota 10940” che la Procura Federale ha inviato alla Covisoc nell'aprile del 202. Prima dal procuratore Giuseppe Chiné a seguito dell’istanza formalizzata il 14 marzo 2022 in quanto quella nota «non fa parte della documentazione acquisita nell’ambito del procedimento disciplinare» e poi ancora il 6, l’11 e il 12 aprile 2022. In queste occasioni ci aveva provato sia con Covisoc sia con la Procura la quale ha precisato che «la nota del 14 aprile 2021 non costituisce atto d’indagine» e dunque «rimane estranea al fascicolo e all’attività istruttoria».

La Juventus sostiene che quella nota del 14 aprile 2021 "avrebbe dovuto essere considerata parte della documentazione relativa alle indagini e messa a disposizione delle parti spiega TS -. E ancora, soprattutto, che proprio il 21 aprile 2021 (e non il 26 ottobre 2021) debba dunque essere considerata come data di instaurazione del procedimento, con annessa conseguente scansione dell’iter processuale: 30 giorni per l’iscrizione della notizia nell’apposito registro, termine dei 60 giorni per la durata delle indagini. Morale della favola: sarebbero inutilizzabili gli atti di indagine successivi al 14 luglio 2021, relazione conclusiva di indagine compresa. Banalizzando al massimo: azione disciplinare inammissibile", conclude il quotidiano.