La carriera di Rudi Garcia dopo l'addio alla Roma

Dopo l'addio alla Roma, nel 2016, com'è andata avanti la carriera del prossimo allenatore del Napoli?

Rudi Garcia
Rudi Garcia / Nicolò Campo/GettyImages
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Tra i 49 candidati per la panchina del Napoli, ne è emerso uno. Forse uno di quelli che il popolo partenopeo non si aspettava. Si era vociferato di Luis Enrique, si era creata curiosità attorno al nome di Marcelo Gallardo, ex River, e alla fine la scelta è ricaduta su Rudi Garcia. Un altro allenatore legato alla Serie A da un passato ingombrante con la Roma, un altro che in carriera non brilla per il Palmarés.

Sarà lui il post Spalletti, l'uomo che avrà l'onere di non disperdere quanto di buono costruito dall'allenatore di Certaldo. Nel 2016 l'avvicendamento si svolse al contrario nella Capitale italiana: a Roma iniziava il ciclo Spalletti 2.0, tornato in città proprio per sostituire il tecnico francese. Una media di 2.24 punti a partita nella stagione 2013-14, la prima con i giallorossi, conclusa con 85 punti e un secondo posto; la successiva è da 70 punti, con la stessa posizione in classifica, mentre l'ultima viene interrotta dall'esonero a inizio a 2016.

Qual è stata l'ultima partita di Rudi Garcia con la Roma?

Il suo ultimo ricordo sulla panchina dell'Olimpico, in ordine di tempo, risale al 9 gennaio 2016, quando dopo una serie di risultati negativi, i giallorossi si fecero ragiungere sul pareggio da Juraj Kucka, in un Roma-Milan terminato 1-1. Qualcosa però si era rotto qualche mese prima, con la squadra capitolina che non riusciva più a esprimere il gioco fluido e cinico che gli aveva permesso di diventare l'anti-Juve.

La partita che i tifosi ricordano con una salivazione piuttosto amara è datata 16 dicembre 2015, in Coppa Italia. Ottavi di Finale, alla Roma tocca un sorteggio morbido: lo Spezia, squadra ligure al tempo in Serie B. Rudi Garcia attua qualche cambio, ma dal primo minuto ci sono comunque Dzeko e Salah, Pjanic, Rudiger e Maicon. I giallorossi giocano male, non segnano per 120 minuti, e i rigori sono fatali. Sbagliano i bosniaci e De Sanctis non si oppone a nessuno dei liguri. La Roma esce agli Ottavi di Finale di Coppa Italia contro una squadra di Serie B e l'esonero è questione di settimane.

La carriera di Rudi Garcia dopo la Roma

Il biennio (e mezzo) alla Roma, unito alla stima che hanno di lui in Francia per il campionato vinto con il Lille, lo portano al Marsiglia, nell'autunno del 2016. Sono stagioni importanti, in cui l'allenatore francese si dimostra di livello alto. In Ligue 1 il cammino non è mai perfetto, ma la quota punti per vincere il titolo staziona sempre sopra i 90 punti; in Europa invece Garcia brilla, conquistando una Finale che a Marsiglia manca da quasi 15 anni.

Purtroppo per i tifosi dell'OM, la sconfitta è sonora. Dopo il Parma nel 1999 e il Valencia nel 2004, è l'Atletico Madrid del Cholo Simeone a stendere i marsigliesi con un netto 3-0, firmato Griezmann (doppietta) e Gabi. La Finale arriva dopo un cammino imperfetto, ma estremamente convincente, grazie alle vittorie nei doppi confronti a eliminazione diretta con Athletic Bilbao, Lipsia e Salisburgo.

L'avventura di Rudi Garcia all'OM dura un'altra stagione, con risultati disastrosi nelle coppe e insufficienti in campionato, e si interrompe nell'estate del 2019. Il suo "riposo" dalla panchina però è molto breve e, soltanto qualche mese dopo, ad ottobre, il francese diventa in corso d'opera l'allenatore del Lione. Quella 2019-20 è senza dubbio una stagione da ricordare per i suoi nuovi tifosi. Il Covid interrompe la Ligue 1 prima che si possa presagire una rimonta nelle zone alte della classifica. La Champions League viene posticipata ad agosto, e tra le sorprese principali c'è proprio il Lione.

Se l'Atalanta rischia di eliminare il PSG tra lo stupore generale, e comunque senza raggiungere il risultato, l'underdog che fa piangere i colossi europei è guidata da Rudi Garcia. A febbraio batte di misura la Juventus in casa e nella sfida di ritorno perde 2-1, qualificandosi grazie alla regola del gol da trasferta. Dai Quarti di Finale si gioca in gara secca e il confronto prevede il Manchester City di Pep Guardiola. Sulla carta i valori sono nettamente diversi, ma Rudi Garcia batte il catalano in contropiede, con la decisiva la doppietta di Moussa Dembelé. Nella storica Semifinale il Bayern è incontenibile e ne segna tre al Lione, che conclude la stagione tra le migliori 4 squadre d'Europa.

La stagione successiva (2020-21), senza coppe europee, termina con un quarto posto che non vale l'accesso in Champions League e il rapporto con il club francese si interrompe a maggio 2021. Un anno di pausa, prima di precedere la moda del momento: volare in Arabia. Lo sceglie la dirigenza dell'Al Nassr che successivamente gli avrebbe regalato Cristiano Ronaldo. Il francese inizia alla grande e viene esonerato non per demeriti sportivi. Il suo Al Nassr vive un testa a testa serrato con l'Al Ittihad, perde soltanto 2 gare su 23, con 12 gol subiti e quasi 50 segnati, ha una media di 2.30 punti a partita ed è in piena corsa per il titolo. A essergli fatale è il pareggio a reti bianche della 23ª giornata con l'Al Fayha, che lo distanzia dalla capolista di tre punti.

FBL-KSA-ITTIHAD-NASSR
FBL-KSA-ITTIHAD-NASSR / -/GettyImages

L'esonero arriva in settimana, ma non ha gli effetti sperati: l'Al Nassr concluderà comunque al secondo posto, ma con ben 5 punti di distanza. Il ritorno in Italia, nella squadra Campione d'Italia in carica, è certamente una sorpresa. Riuscirà Rudi Garcia a raccogliere l'eredità di Luciano Spalletti a Napoli e puntare subito allo Scudetto?