L'uomo della 22ª giornata di Serie A: Jordan Veretout, a Roma è tempo di nuovi leaders

Tra due settimane compirà 28 anni, ovvero la fascia d’età in cui un calciatore si avvicina alla maturità. Non, però, quella in cui non ci sono ancora margini di miglioramento da compiere, soprattutto se solo da pochi anni si è approdati in un campionato in grado di valorizzare le proprie caratteristiche. Ne sa qualcosa Jordan Veretout, così come il centrocampista francese è consapevole di quanto il calcio possa dare e togliere nello spazio di pochi giorni. Nel mirino della tifoseria della Roma per una frase in verità innocente pronunciata al termine della partita contro la Juventus (“Abbiamo giocato alla pari dei campioni d’Italia”), l’ex Fiorentina ha trovato il modo migliore per riscattarsi agli occhi dei sanguigni supporters giallorossi, decidendo di fatto da solo la partita contro l’Udinese che ha rilanciato in grande stile le ambizioni di Champions League della Roma, in virtù della sconfitta della stessa Juventus oltre che di quella della Lazio.

Jordan Veretout ne sa qualcosa, così come il centrocampista francese è consapevole di quanto il calcio possa dare e togliere nello spazio di pochi giorni. Nel mirino della tifoseria della Roma per una frase in verità innocente pronunciata al termine della partita contro la Juventus (“Abbiamo giocato alla pari dei campioni d’Italia”), l’ex Fiorentina ha trovato il modo migliore per riscattarsi agli occhi dei sanguigni supporters giallorossi, decidendo di fatto da solo la partita contro l’Udinese che ha rilanciato in grande stile le ambizioni di Champions League della Roma, in virtù della sconfitta della stessa Juventus oltre che di quella della Lazio.

La seconda doppietta della sua stagione arriva un girone dopo la prima, realizzata proprio contro la Juventus. Anche all’epoca c’era stato un gol su rigore, una delle specialità della casa, ma in ogni caso i penalties vanno saputi trasformare. Quello contro l’Udinese dopo una settimana di polemiche e in un momento in generale non troppo positivo per la squadra pesava molto e Jordan non ha tradito, dopo aver sbloccato la partita di testa, questa sì non esattamente il pezzo forte del repertorio, con un bell’inserimento.

Ora sono 9 i centri in campionato, già migliorato il primato personale fissato nel 2018 alla prima stagione in Italia con la maglia della Fiorentina. A parte quella presunta uscita a vuoto i tifosi della Roma lo vedono come un riferimento dentro e fuori dal campo, così come i compagni e l’allenatore. Fonseca ne ha fatto il proprio prolungamento sul terreno di gioco, come confermano i numeri: 10 partite da titolare e 6 nelle quali è stato sostituito negli ultimi dieci minuti sui 21 gettoni totali in 22 partite. L’unica gara saltata, quella in casa contro il Sassuolo, è stata tra le più grigie della stagione.

Non può essere un caso e Jordan sa quanto è importante nei meccanismi di squadra e quanto il gruppo ha bisogno di un leader vista la delicata situazione di Edin Dzeko. Del resto il francese cresciuto nel Nantes e forgiatosi anche con una stagione all’Aston Villa aveva capito subito che Roma era il posto giusto per far svoltare la propria carriera. Come dimenticare il vero e proprio braccio di ferro con la Fiorentina per ottenere la cessione nell’estate 2019, che portò alla rottura con società e tifosi. Sulle sue tracce c’era anche il Napoli, ma Jordan non ha mai avuto dubbi.

I suoi non saranno piedi da fuoriclasse, ma i ritmi del calcio italiano sanno esaltare le sue qualità tecniche e soprattutto tattiche. Ora che si è preso la Roma e la fiducia di tutti non resta che alzare il mirino. I prossimi obiettivi sono il debutto in Champions League e magari una convocazione in Nazionale in vista dell’Europeo. Del resto, l’età è quella della maturazione…

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