L'Inter si butta via a Genova: ora due partite che diranno molto sull'ambizione Scudetto
L'Inter si butta via da sola. Come spesso accaduto nella storia nerazzurra nel mese di gennaio, quando c'è l'occasione di approfittare di qualcosa o di vincere per forza, il Biscione in questo particolare periodo dell'anno non riesce nella missione. È capitato più volte in passato, con la presenza di quello che Luciano Spalletti ha ribattezzato il fenomeno come 'il Vampiro di Appiano', è successo anche ieri con Antonio Conte che ha cestinato al Marassi la possibilità di scavalcare il Milan poi sconfitto in casa dalla Juventus.
Certo, la classifica (oltre all'avvicinamento dei bianconeri, ora a -6 dall'Inter ma con la partita con il Napoli da recuperare) resta grossomodo invariata lì in testa, dove la distanza dalla capolista resiste ad un solo punto. Però sono tanti i rimpianti nel ko contro la Samp, dove l'Inter ha pagato l'assenza dell'istinto killer di Romelu Lukaku, l'imprecisione di Lautaro Martinez e la poca cattiveria di Alexis Sanchez dagli undici metri. L'Inter ha concluso verso la porta di Audero per 24 volte, poi i guantoni del portiere blucerchiato, i legni e l'imprecisione hanno fatto il resto.
L'Inter torna quindi da Genova con zero punti, ma con la consapevolezza di essere una squadra che crea tanto e che dà sempre la sensazione di poter fare gol. Al Marassi non sono arrivati quelli necessari per portare a casa punti preziosi che vanno messi in tasca nel prossimo duo di partite di spicco che attende i nerazzurri: domenica all'ora di pranzo si tenterà il blitz nella Capitale contro una Roma più che in forma, una settimana dopo arriverà la Juventus a San Siro: due match che diranno molto sulle reali ambizioni Scudetto della Beneamata.
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