L'Inter punta sull'usato sicuro: perché nel mercato nerazzurro ci sono pochi rimpianti
Il mercato dell'Inter si è concluso con l'acquisto di Matteo Darmian. Il club nerazzurro ha portato avanti una strategia fatta di scelte mirate e affari low cost (escluso l'investimento da 40 milioni di euro, ma a lungo termine, fatto per Achraf Hakimi) e puntando sull'usato sicuro. In una situazione globale economicamente complicata per via della pandemia Covid-19, la dirigenza interista si è mossa con sicurezza e, visto lo scenario generale, è difficile parlare di "rimpianti".
In porta è uscito Tommaso Berni ed è entrato il più giovane Ionut Radu, diventato il secondo portiere con Daniele Padelli 'retrocesso' a terzo. In difesa l'addio di Diego Godin è passato in secondo piano per l'arrivo di Aleksandar Kolarov, mentre il duttile Matteo Darmian ha rimpiazzato l'addio di Victor Moses. Sulla fascia sinistra il ritorno di Ivan Perisic ha 'tappato' lo slot lasciato libero da Kwadwo Asamoah (rescissione), mentre Hakimi prende il posto in rosa di Antonio Candreva. Il centrocampo è invece il reparto più ricco: oltre agli interpreti della passata stagione e alla permanenza dopo il ritorno da Cagliari di Radja Nainggolan è arrivato Arturo Vidal a costo zero, mentre allo stesso modo è andato via Borja Valero. In attacco è uscito il baby Sebastiano Esposito, rimpiazzato dal più esperto Andrea Pinamonti che completa così un reparto arricchito anche dall'acquisto a titolo definitivo di Alexis Sanchez.
La difesa è stata rivista, gli esterni sono in parte stati rinnovati e il centrocampo è più ricco. Se proprio si vuole trovare un neo al mercato nerazzurro, allora può essere individuato nel mancato arrivo di un esterno mancino (si parlava di Marcos Alonso) e di una quarta punta più esperta di Pinamonti. Ma questa volta anche Conte si accontenta: ora ha a disposizione una squadra più completa e più aperta alle varianti tecnico-tattiche.
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