L'Inter mantiene la parola: mercato senza colpi di scena e valorizzazione della rosa con i rinnovi di contratto

L'Inter ha mantenuto la parola: a gennaio non entra nessuno se non esce nessuno e il monte ingaggi non verrà aumentato di un solo euro, al massimo diminuito. L'hanno ribadito nel tempo il tecnico Antonio Conte, l'a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio. E così è stato: ad Appiano Gentile non si son visti volti nuovi, ma chi era considerato fuori dal progetto (vedi Radja Nainggolan, tornato per l'ennesima volta in Sardegna in prestito) ha fatto le valigie contribuendo almeno ad abbassare il tetto dei salari del club meneghino.

Perché l'Inter non ha investito a gennaio? Il motivo è semplice: non si sono presentate occasioni da poter sfruttare, anche se le proposte più invitanti (come lo scambio Dzeko-Sanchez proposto nelle ultime ore di mercato - anche senza troppa convinzione - dall'ambiente giallorosso) sono state ascoltate e valutate. Potevano liberare posti in rosa anche Andrea Pinamonti e Christian Eriksen, ma la mancanza di offerte concrete ha permesso a entrambi di proseguire la loro avventura a Milano in cerca del rilancio.

Suning ha deciso di non aprire il portafoglio perché, oltre alle pesanti conseguenze economiche generate a livello mondiale dalla pandemia, è alle prese con lo stop imposto da Pechino alle aziende cinesi (ovvero interrompere gli investimenti all'estero ritenuti non strategici, come nel settore sportivo). Motivo che ha spinto il colosso di Nanchino a concentrarsi su altri tipi di trattative, come quella per la cessione di una parte delle quote ad un fondo per aumentare la liquidità del club.

In compenso, il mantra in casa nerazzurro è stato uno ed uno soltanto: blindare e proteggere i pezzi pregiati della rosa. Ecco perché a gennaio sono state poste le basi concrete per i rinnovi di contratto di Alessandro Bastoni, Stefan de Vrij e Lautaro Martinez, con le ufficialità attese nei prossimi mesi per motivi puramente legati al bilancio. Quello dell'Inter è stato un mercato senza botti, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

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