L'Inter e la grossa differenza con le passate stagioni: una rosa finalmente lunga e con più alternative
Achraf Hakimi, Stefano Sensi, Arturo Vidal, Radja Nainggolan e Alexis Sanchez. Sono queste le cinque carte giocate in corsa da Antonio Conte per ribaltare clamorosamente la prima uscita dell'Inter in campionato contro la Fiorentina. Nomi pesanti, di giocatori appena arrivati e sicuri titolari delle prossime uscite (si pensa soprattutto al treno marocchino e all'esperto guerriero cileno) e di ricambi finalmente all'altezza.
In attesa di capire quali saranno le ultime mosse di mercato in entrata e in uscita, il Biscione rispetto agli scorsi anni sembra avere finalmente una rosa lunga, profonda, abbondante e densa di alterative. In una stagione anomala, compattata in meno mesi e con tre competizioni da affrontare (dal campionato alla Champions League, passando per la Coppa Italia), le 'riserve' devono essere all'altezza dei titolari e aumentare i giri del motore a gara in corso, quando l'avversario ha già dato tanto ed è soggetto alla stanchezza. O meglio, in rosa devono esserci una ventina di potenziali titolari.
Gli ingressi contro la Fiorentina hanno cambiato la partita, i tre punti sono arrivati grazie alle scelte in corsa di Conte, che nell'ultima annata ha preparato bene la maggior parte delle gare ma non sempre le ha lette nella giusta maniera, a volte entrando anche nel mirino della critica per i cambi troppo tardivi. Ora, con le cinque sostituzioni a disposizione ed una rosa finalmente lunga, il ventaglio di scelte si amplia. E anche Conte può sorridere, sbizzarrendosi nelle opzioni tattiche. Per un'Inter - almeno sulla carta, in attesa del campo - sempre più competitiva.
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