L'importanza del 'made in Italy'. Dalle conferme ai nuovi obiettivi: Inter sempre più nero.... azzurra

FC Internazionale v Fiorentina - Coppa Italia: Quarter Final
FC Internazionale v Fiorentina - Coppa Italia: Quarter Final / Alessandro Sabattini/Getty Images
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L'Inter punta sempre più sullo zoccolo duro "made in Italy". L'aveva annunciato Beppe Marotta prima della rivoluzione della scorsa estate, con le conferme che sono arrivate nei numeri: tra le big della Serie A, già quest'anno la formazione di Antonio Conte è quella che conta più italiani in rosa. Ben 11, contro gli 8 della Roma, i 7 di Juventus, Lazio e Milan, i 5 del Napoli e gli appena 4 dell'Atalanta.

Tra questi c'è il rigenerato Candreva, il nuovo arrivato Nicolò Barella (che si è guadagnato un posto fisso nel centrocampo nerazzurro) e il giovane Alessandro Bastoni, 20enne passato da scommessa a leader della difesa nel giro di pochi mesi. Stefano Sensi ha trascinato nei primi mesi ed è stato poi bloccato dagli infortuni. Poi ci sono anche i vari Biraghi, Ranocchia, D'Ambrosio, Padelli, Berni, Gagliardini ed Esposito.

La linea nerazzurra sarà la stessa anche sul mercato. Ecco perché tra gli obiettivi di Marotta e Ausilio ci sarebbero anche Gaetano Castrovilli, Federico Chiesa e Sandro Tonali, che restano, anche per ruoli ricoperti ed età, rinforzi particolarmente utili al tecnico dell'Inter. Occhio anche al rilancio dei giovani della cantera (su tutti Esposito, Pirola, Vergani, Fonseca e Mulattieri) oltre ai possibili rientri dai prestiti (Salcedo, Dimarco).


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