L'IFAB studia le espulsioni a tempo: in quale situazione verrebbero utilizzate?

Olivier Giroud
Olivier Giroud / CARLO HERMANN/GettyImages
facebooktwitterreddit

Non c'è dubbio sul periodo di transizione attraversato in questi anni dal calcio, combattuto tra la necessità di mantenere intatta la sua matrice d'intrattenimento e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Il regolamento dello sport più seguito al mondo è stato ritoccato più volte nell'ultimo decennio che in tutta la sua storia e in futuro potrebbe esserci un'altra novità sostanziale.

Il problema sul tavolo dell'IFAB, ossia l'ente che ha la facoltà di modificare le norme del calcio, sono le proteste dei giocatori nei confronti dei direttori di gara. Attualmente gli arbitri hanno il mandato di ammonire i sovversivi e addirittura di espellere chi va troppo oltre le righe, come accaduto con Olivier Giroud nell'ultimo turno di Serie A. Tuttavia, questa soluzione sembra non dissuadere i calciatori dal prendersela con il direttore di gara e gli 88 cartellini gialli per proteste estratti in Premier League ne sono una prova.

feed

Secondo The Times, l'IFAB starebbe dunque pensando a un escamotage senza precedenti: delle espulsioni a tempo, sulla falsa riga di quanto succede già nel rugby, nei confronti di quei giocatori le cui invettive vengono considerate eccessive dagli arbitri.

Il movimento calcistico inglese ha adottato questo provvedimento per le serie dilettantistiche già nel 2019 per stroncare sul nascere certi atteggiamenti da parte dei giovani, ma nei prossimi anni le espulsioni a tempo potrebbero entrare in pianta stabile nel regolamento del gioco, così come una norma che identifichi il capitano come unico calciatore che potrà parlare con l’arbitro.

Lukas Brud, amministratore delegato dell’IFAB, ha parlato di questa possibilità proprio al Times: "Abbiamo identificato il comportamento scorretto dei giocatori come un grave problema per il calcio e sarà l’argomento principale per l’IFAB nei prossimi anni. Stiamo esaminando cosa possiamo fare attraverso la modifica delle Regole del Gioco o attraverso raccomandazioni e linee guida per misure aggiuntive. Una espulsione a tempo, inoltre, potrebbe essere un deterrente maggiore rispetto a una ammonizione, visto che alcuni calciatori potrebbero non preoccuparsi di ricevere un cartellino giallo, mentre sarebbe ben peggiore un allontanamento dal gioco per un determinato tempo".