L'identikit degli stadi italiani di Serie A, Serie B e Serie C

Giuseppe Meazza (San Siro)
Giuseppe Meazza (San Siro) / Pier Marco Tacca/Getty Images
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Se le idee si trasformassero in fatti, oggi ci ritroveremo con una serie di impianti sportivi (calcistici in questo caso) di altissima qualità e all'avanguardia. Ma come spesso accade... "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare". E il "mare" in questo caso può essere sostituito da una componente su tutte: la burocrazia. Questo però non deve essere assolutamente un alibi per i proprietari delle società italiane di Serie A, Serie B e Serie C perché si è dimostrato nel corso degli anni che si possono superare tanti ostacoli per poter realizzare o ristrutturare uno stadio.

Nel ReportCalcio 2020 redatto da FIGC, PwC e AREL (giunto ormai alla decima edizione) si analizza (anche) la situazione stadi nel calcio professionistico italiano, ossia prendendo in considerazione le tre principali leghe (Serie A, B e C). Tutti i dati sono relativi alla stagione 2018-19.

Di seguito troverete i profili, i dati e i numeri dei 91 stadi italiani analizzati. Una situazione non rosea, anche se negli ultimi anni ci sono stati piccoli segnali di miglioramento.

L'identikit degli stadi di Serie A, Serie B e Serie C

Sono stati analizzati 17 stadi di Serie A, 19 stadi di Serie B e ben 55 stadi di Serie C. L'età media di tutti gli impianti è di 63 anni. Si va dai 56 anni di media della massima divisione ai 66 anni della cadetteria, passando per i 64 anni della terza serie italiana. Per quanto riguarda la capienza (media) delle strutture che ospitano i match delle squadre professionistiche si parte dai 38mila posti della Serie A ai 16mila posti della Serie B e infine ai 6mila posti della Serie C.

Per quanto riguarda le strutture, si va sempre più verso una predisposizione di "stadio all'inglese" ossia senza pista d'atletica, presente (considerando, lo ricordo, la stagione 2018-19) solamente in 4 impianti di Serie A, 7 di Serie B e 19 di Serie C.

Nelle tre leghe professionistiche italiane si punta sempre sul manto erboso naturale, solamente in Serie C sono presenti alcuni impianti (il 20%) con il manto erboso artificiale. Anche l'utilizzo di fonti rinnovabili di energia è decisamente basso: solamente 2 stadi in Serie A sono organizzati in tal senso. E la situazione non migliora spostandoci nelle altre leghe (4 stadi in Serie B e 11 su 55 in Serie C).

La maggior parte delle strutture di Serie A vengono utilizzate per altri scopi oltre alle partite di calcio, la situazione si capovolge invece in Serie B e Serie C. Discorso simile per la presenza di Skybox: solamente 3 stadi su 17 in Serie A non li hanno, mentre in Serie B e Serie C la percentuale di presenza di Skybox è rispettivamente del 42% e 20%.

C'è ancora tanto da lavorare sulla presenza di attività commerciali all'interno dello stadio. Se la Serie A se la cava tutto sommato egregiamente (nell'82% degli impianti sono presenti queste attività), non si può dire la stessa cosa per le altre due divisioni con circa il 50% di stadi senza attività commerciali al suo interno.

Altra situazione spinosa nel calcio professionistico italiano è quello riguardante la proprietà degli stadi. Nella stagione 2018-19 solamente 6 impianti su 91 non erano di proprietà pubblica. In Serie A 12 impianti su 17 erano di proprietà comunale, in Serie B l'en plein con 19 stadi su 19 di proprietà pubblica. In Serie C invece un impianto su 55 non era di proprietà pubblica. In totale il 93% degli impianti delle tre leghe italiane è di proprietà pubblica.

Report 2020 - Struttura stadi calcio italiano
Report 2020 - Struttura stadi calcio italiano / FIGC

C'è da dire però che nelle ultime tre stagioni la tendenza a piccoli miglioramenti delle strutture fa ben sperare. Probabilmente manca ancora la cultura dello stadio di proprietà e vivibile 365 giorni l'anno (e in alcuni casi ci si sta lavorando con progetti per la costruzione o ristrutturazione degli impianti). Ma qualcosa si muove.

Dalla stagione 2015-16 alla stagione 2018-19 sono aumentate del 20,6% le dimensioni delle Aree Hospitality degli stadi di Serie A, B e C. Miglioramenti significativi anche sul numero di punti vendita per attività commerciali (+30,8%) e sul numero di Skybox (+15,5%).

Investimenti per ammodernare gli stadi italiani

Tra idee e progetti vari di costruzione o ristrutturazione di alcuni impianti italiani, il 2019 ha portato ad un investimento di circa 17 milioni di euro per ammodernare i cinque stadi utilizzati per l'Europeo Under 21 disputato in Italia. Gli stadi coinvolti sono stati quelli di Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Trieste e Udine. Di seguito gli interventi effettuati.

Stadio Dall'Ara di Bologna

Stadio Dall'Ara
Stadio Dall'Ara / Alessandro Sabattini/Getty Images
  • Integrazione posti a sedere mancanti o danneggiati
  • Rifacimento numerazione posti
  • Sostituzione teloni
  • Sistemazione tunnel di collegamento tra stadio e antistadio
  • Verniciatura parapetti Tribune
  • Messa in sicurezza scala di accesso alla centrale termica
  • Realizzazione nuova tribuna stampa e postazioni di commento
  • Riqualificazione uffici
  • Riqualificazione area bistrot staff
  • Riqualificazione box biglietteria
  • Realizzazione Pitch Studio
  • Realizzazione rete LAN

Orogel Stadium - Dino Manuzzi di Cesena

Orogel Stadium - Dino Manuzzi
Orogel Stadium - Dino Manuzzi / TF-Images/Getty Images
  • Spostamento recinzioni e panchine
  • Recupero dei gradoni
  • Interventi sulle sedute degli spettatori
  • Lavori sui parcheggi
  • Modifiche agli impianti elettrici, idrici e antincendio
  • Riparazione servizi igienici
  • Allargamento del campo di gioco di un metro
  • Nuovo terreno da gioco in erba naturale
  • Adeguamento dei drenaggi, dell'impianto di irrigazione e delle aree esterne
  • Realizzazione postazioni commento

Mapei Stadium di Reggio Emilia

Mapei Stadium
Mapei Stadium / Giuseppe Bellini/Getty Images
  • Sistemazione Press Area (Press Conference Room e Media Working Area)
  • Riqualificazione Tribuna Stampa e postazioni commento
  • Piattaforme telecamere
  • Interventi sulla palestra
  • Interventi sulle strutture lignee di copertura
  • Realizzazione centro di allenamento

Nereo Rocco di Trieste

Nereo Rocco
Nereo Rocco / TF-Images/Getty Images
  • Interventi sugli spogliatoi
  • Nuovo sistema di controllo accessi, impianto di video-sorveglianza e sistema antincendio
  • Completamento impianti elettrici
  • Realizzazione del nuovo terreno di gioco
  • Sostituzione e integrazione dei posti a sedere
  • Rifacimento delle panchine a bordo campo
  • Rifacimento della stampa
  • Installazione di due maxischermi
  • Rifacimento Tribuna VIP
  • Rifacimento Tribuna Stampa e postazioni commento
  • Realizzazione pedane TV
  • Realizzazione Pitch view Studio
  • Abbattimento e riduzione barriere tra campo e spettatori e tra i settori
  • Realizzazione rete LAN
  • Rifacimento numerazione posti
  • Rifacimento campo dello Stadio Grezar

Dacia Arena di Udine

Dacia Arena
Dacia Arena / Alessandro Sabattini/Getty Images
  • Riqualificazione ingresso principale Tribuna Ovest
  • Riqualificazione ingresso uffici
  • Rifacimento bagni Tribuna Ovest
  • Incremento tornelli Tribuna OVest
  • Sistemazione spazi esterni
  • Rizollatura terreno di gioco
  • Incremento segnaletica parcheggi

Nessuno stravolgimento ma piccole sistemazioni per rendere più confortevole l'impianto per giocatori, tifosi e addetti ai lavori. D'altronde con investimento (in media) di poco più di 3 milioni per ogni stadio sarebbe stato difficile fare di più (considerando oltretutto che alcuni di questi stadi sono stati ristrutturati recentemente). La speranza è che possano sbloccarsi alcuni progetti (Cagliari, Firenze, Milano e Roma su tutti) per migliorare questi dati e dare vita (forse) ad una reazione a catena delle altre società.


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