L'etichetta di predestinato, il no all'Atletico Madrid e il riscatto con lo Spezia: la storia di Simone Scuffet
Dal suo prematuro esordio in Serie A con l'Udinese al riscatto con la maglia dello Spezia fino al rifiuto all'Atletico Madrid: ripercorriamo le tappe più importanti e significative della fin qui breve ma intensa carriera di Simone Scuffet.
Gli inizi e l'esordio in Serie A
Il portiere classe 1996 entra nel settore giovanile dell'Udinese nel 2007 compiendo l'intera trafila nel settore giovanile del club friulano fino ad esordire, giovanissimo, in prima squadra. Il debutto in Serie A arriva il 1 febbraio 2014 in occasione del match tra Bologna e Udinese: Scuffet, appena 17enne, si rende protagonista di un'ottima prestazione (alla quale ne seguiranno tante altre nei successivi turni)
strappando consensi a destra e a manca e venendo annoverato tra i talenti più promettenti della sua generazione.
L'interessamento dell'Atletico Madrid e il no ai Colchoneros
Al termine della stagione 2013/14 l'Atletico Madrid piomba su di lui: i Colchoneros, freschi campioni di Spagna, sono alla ricerca di un nuovo portiere dopo aver ceduto Courtois al Chelsea e il prescelto per prendere il posto del belga è proprio Scuffet. L'estremo difensore friulano tuttavia rifiuta le avance dei madrileni e su suggerimento della sua famiglia decide di rimanere all'Udinese per concludere gli studi superiori e continuare nel suo processo di crescita senza pressioni.
I prestiti, il calo di rendimento
Rifiutato l'Atletico, Scuffet viene girato in prestito al Como in Serie B nella stagione 2015/2016 per poi fare ritorno all'Udinese dove nelle successive tre stagioni mette insieme appena 24 presenze anche a causa di un rendimento non proprio esaltante. Nel gennaio 2019 viene ceduto nuovamente in prestito al Kasimpasa ma anche l'avventura in Turchia si rivela un mezzo flop.
Il riscatto con lo Spezia
Nella stagione 2019/20 che si è da poco conclusa Scuffet viene girato in prestito allo Spezia in Serie B. Con la formazione ligure il portiere mette insieme 36 presenze subendo 32 gol, tornando a giocare su buoni livelli e ricoprendo un ruolo di primaria importanza nella prima storica promozione in Serie A degli aquilotti che ora sono al lavoro con l'Udinese per riscattare definitivamente il suo cartellino.
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