L'atto finale della diatriba Ceferin-Juve e le speranze del club bianconero

Aleksander Ceferin
Aleksander Ceferin / Dean Mouhtaropoulos/GettyImages
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La Juventus aspetta la decisione dell'UEFA, precisamente di Aleksander Ceferin, in merito alla possibile esclusione del club bianconero dalle coppe europee. Dopo la finale di Champions League, la speranza della società - anche dopo le relazioni forti instaurate con gli organi di controllo europei - è quella di vedere la pena alleggerita, magari con una semplice multa o con una squalifica per un anno e non di più, soprattutto considerando la decisione di abbandonare il progetto Superlega.

Questo è quanto riferito dal quotidiano torinese Tuttosport, che ripercorre le tappe della famosa querelle tra i bianconeri e il massimo organo calcistico europeo, oltre a ricordare i vari problemi di natura gestionale della Juve del complicato anno bianconero, definiti come "simboli di slealtà sportiva" e vissuti così dai vertici UEFA.

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli / Jonathan Moscrop/GettyImages

Il giornale ripercorre dunque le tappe processuali che hanno toccato la Juve: prima le dimissioni di Andrea Agnelli e del CDA, poi la penalizzazione di 15 punti nel processo plusvalenze e il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI in modo tale da dividere le sorti della squadra da quelle dei dirigenti. Per la manovra stipendi la Juve ha patteggiato (pagando una multa), così come hanno patteggiato gli altri dirigenti tranne ovviamente Agnelli. Nei giorni scorsi il comunicato d'uscita dalla Superlega, con Barcellona e Real Madrid rimasti soli in qualità di club "promotori". Una nota quella della Juve sicuramente utile per cautelarsi in attesa del verdetto UEFA. Dopo la finale di Champions la decisione di Ceferin, pugno di ferro o chiusura di un occhio sulla vicenda?