FOCUS | L'ascesa rivoluzionaria dell'FC Midtjylland: un progetto tanto di successo quanto particolare

Atalanta BC v FC Midtjylland: Group D - UEFA Champions League
Atalanta BC v FC Midtjylland: Group D - UEFA Champions League / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Esclusiva - Le statistiche svolgono un ruolo sempre più importante all'interno delle dinamiche dello sport professionistico. Il Midtjylland, avversario dell'Atalanta in Champions League, è l'illustrazione perfetta della loro ascesa in ambito calcistico. Costruendo i suoi successi attraverso l'analisi dei dati, in particolare per quanto riguarda la scelta dei giocatori, il club danese è diventato un punto di riferimento in materia.

I nostri colleghi della redazione francese hanno intervistato in esclusiva, Rasmus Ankersen, presidente del club danese e allo stesso tempo direttore sportivo del Brentford - il club situato nell'ovest di Londra che ha sfiorato la promozione in Premier League nella scorsa stagione perdendo la finale playoff contro il Fulham - nonchè artefice di questo progetto visionario.

La storia dell'FC Midtjylland ricorda il film Moneyball con Brad Pitt, ispirato al club di baseball Athletics Oakland che, negli anni '90, era sull'orlo del fallimento. Un certo Billy Beane entra dunque in scena, rivoluzionando per sempre il mondo dello sport, utilizzando esclusivamente il database SABR (sabermetrica) per costruire una squadra competitiva con un costo inferiore.

Un'ascesa fulminea

Fondato nel 1999 dalla fusione di due club locali (l'Herning Fremad e l'Ikast BK) della penisola dello Jutland, l'FC Midtjylland ha vissuto un'ascesa incredibile, ispirandosi appunto al modello di Billy Beane. Di conseguenza, in poco più di 20 anni di storia, le Volpi hanno conquistato tre campionati danesi e si sono qualificati per la prima volta nella loro storia alla fase finale della Champions League.

Fanalino di coda del suo Gruppo D di Champions League, alla vigilia della sesta e ultima sfida del girone contro il Liverpool, il club danese non ha più nulla da chiedere a questa edizione (anche vincendo non si qualificherebbe ai sedicesimi di Europa League come terza). L'aspetto importante è quello di raccogliere un'esperienza inestimabile, giocando contro squadre ben più blasonate come Ajax, Atalanta e la già citata banda di Jurgen Klopp.

Al centro di questa storia ambiziosa, di crescita e successo vi è un certo Rasmus Ankersen, ex calciatore che ha dovuto terminare prematuramente la sua carriera all'età di 21 anni. Brillantemente adattato e trasformato in uomo d'affari, scrittore e docente, è a capo di uno dei progetti più singolari e particolari della storia del calcio. 'Vogliamo diventare un punto di riferimento in Danimarca ed, eventualmente, in Europa. Voglio fare del Midtjylland qualcosa di più di un club, un luogo da cui la gente prenda esempio per sviluppare talenti'.

Ankersen e Benham, i precursori

Rasmus Ankersen, spesso considerato come il principale sostenitore di questo progetto, è stato accompagnato in questo viaggio tra numeri e dati dall'imprenditore britannico Matthew Benham, proprietario del Brentford. Insieme hanno ridisegnato la filosofia del club dello Jutland quando quest'ultimo ne è diventato l'azionista di maggioranza nel 2014.

Matthew Benham, a sinistra, e Rasmus Ankersen, a destra, sugli spalti del St. Mary's Stadium
Matthew Benham, a sinistra, e Rasmus Ankersen, a destra, sugli spalti del St. Mary's Stadium / Catherine Ivill - AMA/Getty Images

'Ci siamo incontrati a Londra in una conferenza. Voleva investire in un club e rilevare il Midtjylland', ricorda il presidente dei campioni danesi in carica. 'Ricordo che il Brentford era terzo in League One (corrispondente della nostra Serie C) a 5 giornate dalla fine del campionato e gli ho chiesto se stesse pensando alla promozione. Mi ha risposto: 'Non lo so, c'è circa il 42% di possibilità'. Fu il nostro primo incontro, rimasi colpito dal modo in cui i bookmakers pensano il calcio'.

Laureatosi nella prestigiosa università di Oxford, Benham deve il suo successo imprenditoriale alle scommesse sportive. La sua visione del calcio, basata su statistiche e probabilità, divenne rapidamente una filosofia da imporre a tutte le sue squadre.

'Noi crediamo nei dati, è una parte fondamentale della nostra cultura del lavoro, ma utilizziamo anche molti metodi tradizionali. Guardiamo le partite di calcio in diretta o in televisione, tenendo in considerazione la personalità dei giocatori. Per rispondere a un efficace sistema di reclutamento, è necessario mettere insieme, combinare l'uso di dati oggettivi e soggettivi', sottolinea Ankersen.

'Il primo giocatore che abbiamo ingaggiato quando Matthew ha acquistato il club nel 2014 è stato un giocatore finlandese: Tim Sparv. Per certi versi, la decisione di ingaggiarlo è stata guidata dai dati È diventato un giocatore chiave per noi: nei 6 anni di militanza nel club, abbiamo vinto 3 campionati'.

Tim Sparv con la maglia della Nazionale finlandese, di cui è capitano
Tim Sparv con la maglia della Nazionale finlandese, di cui è capitano / James Williamson - AMA/Getty Images

Scouting, ma non solo

Il successo di Tim Sparv, iconico capitano del Mydtjylland dal 2014 ad oggi, è un esempio lampante. Recentemente, ha fatto scalpore un ex calciatore del Dijon: l'attaccante guineano Sory Kaba, acquistato per 3 milioni Les Hiboux della Ligue 1, ha collezionato 4 gol e 5 assist durante questo scorcio di stagione con i danesi. L'acquisto basato su un determinato database non è una novità nel mondo dello scouting. L'Everton, ad esempio, è stata la prima squadra a collaborare con Football Manager nel 2009 per avere accesso al suo database. Ma la dipendenza dai dati del club danese va ben oltre l'acquisto dei giocatori.

Sory Kaba durante il riscaldamento pre Atalanta-Midtjylland di Champions League
Sory Kaba durante il riscaldamento pre Atalanta-Midtjylland di Champions League / Marco Luzzani/Getty Images

'Il modo in cui analizziamo il gioco e valutiamo le nostre prestazioni è per la maggior parte basato sui dati, sulle statistiche. Monitoriamo determinati indicatori di prestazione sia sul breve che sul lungo periodo: siamo fermamente convinti che, se riuscissimo a migliorare questi parametri, vincerà anche la maggior parte delle nostre partite'.

Stabilire quali saranno i componenti della rosa, decidere se confermare o meno un allenatore, scovare quali sono i migliori talenti del settore giovanile... La matematica governa il buon funzionamento del club danese. 'Le statistiche, i dati sono già diventati uno standard nel calcio. Non si tratta strettamente di dati in sé, ma cosa si fa con essi e come li si interpreta', sofferma Ankersen.

Brentford, destino parallelo

Una scommessa della scienza applicata al calcio, che raccoglie i suoi frutti anche al Brentford."Credo che stiamo facendo un ottimo lavoro", sostiene Ankersen anche se le possibilità di promozione nel massimo campionato inglese sono difficili da pronosticare, soprattutto dopo la cessione record di Said Benhrama al West Ham per 23 milioni di euro, anch'egli acquistato grazie all'analisi dei dati dopo che si era messo in mostra con la maglia dello Chateauroux quando era in prestito dal Nizza.

L'esempio del Midtjylland, ripreso poi dal Brentford, conferma che pur senza i milioni, ma agendo con metodo, intelligenza e pragmatismo, è possibile costruire successi inaspettati. Una cosa è certa: siamo già sull'orlo di una rivoluzione.


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