L'analisi dei 3 papabili nuovi main sponsor dell'Inter

Dopo 26 anni, nel 2021 la maglia dell'Inter non avrà più Pirelli come main sponsor. La società nerazzurra, infatti, sta crescendo sempre di più come dimostrano i risultati sul campo e fuori con il fatturato che si avvicina a grandi passi a quello della Juventus. I bianconeri, tuttavia, sono ancora avanti grazie agli introiti degli Scudetti e, soprattutto, grazie alle cifre incassate dal main sponsor. Jeep garantisce alla Juve 42 milioni di euro annui, mentre l'Inter appena 10,5 più bonus da Pirelli. Una differenza abissale che spiega il motivo della ricerca di un altro sponsor da parte dei nerazzurri. Andiamo a scoprire i 3 papabili.

1. Alibaba Group

Fondata da Jack Ma nel 1999, Alibaba Group è una multinazionale cinese con sede ad Hangzhou composta da una serie di società attive nel commercio elettronico. Queste, infatti, si occupano di mercato online (Alibaba.com, una specie di Amazon cinese), piattaforme di pagamento (Alipay, simile al Paypal), motori di ricerca per lo shopping e servizi per il cloud computing. Il gruppo opera principalmente in Cina (se vuoi registrarti come venditore devi avere una sede nel Paese asiatico) e, al 31 marzo 2020, registra un fatturato di ben 65 miliardi, di cui quasi 13 di utile netto. Piccola curiosità: prima di comprare l'Inter, Zhang Jindong, ha fatto un accordo con Jack Ma che ha portato il patron nerazzurro a possedere l'1,1 % di Alibaba in cambio del 20% di Suning. Non sarebbe, dunque, difficile convincere la multinazionale cinese a garantire i 30 milioni annui richiesti dai nerazzurri.

2. Evergrande Group

Fondato nel 1996 a Guangdong, provincia nel sud della Cina, il gruppo Evergrande o Evergrande Real Estate Group è il secondo maggior costruttore edile cinese, dopo Vanke. Nel 2018, secondo il sito asiatico, Xinhua.net, Evergrande Group è diventato la compagnia immobiliare con il valore più alto grazie alla valutazione di 16,2 miliardi di dollari. Il gruppo, inoltre, come si legge sul suo sito ufficiale, fattura 600 miliardi di yuan all'anno, corrispondenti a circa 76 miliardi di euro. Anche in questo caso, inoltre, si tratterebbe di una facile contrattazione. No, Zhang non possiede anche una quota di Evergrande, ma ha fatto diversi affari con il fondatore, Xu Jiayin, tanto che il presidente anche del Guangzhou (Evergrande, appunto) è stato avvistato a San Siro durante lo scorso anno.

3. Samsung

Infine, un'altra grande compagnia asiatica, ma che, stavolta, non ha bisogno di tante presentazioni. Stiamo parlando del colosso mondiale, Samsung. Fondata nel 1938 a Seul, capitale della Corea del Sud, come tutti sappiamo, infatti, Samsung è un'azienda multinazionale che si occupa di elettronica e informatica. I suoi prodotti sono smartphone, tablet, PC, TV, monitor, stampanti ed elettrodomestici. Elettrodomestici, il ramo di cui si occupa anche Suning. Inevitabile, dunque, il contatto tra le parti che, l'anno scorso, hanno chiuso un accordo. Di che si tratta? In Cina sono in vendita TV, asciugatrici e lavatrici dell'azienda coreana con il logo dell'Inter. Una partnership che potrebbe salire di livello a partire dal 2021. D'altronde non sarebbe un problema sborsare 30 milioni all'anno per un'azienda come Samsung che, nel 2017, ha fatturato ben 211 miliardi di dollari, di cui 37 di utile netto. Inoltre si tratterebbe di un ritorno sulla maglia di una big del calcio per il colosso sudocoreano che, fino al 2014/2015, spiccava sulla divisa del Chelsea.

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