L'altro Mendy
A volte succede di avere un nome importante da reggere, impegnativo come per i romani l'appellativo di Cesare. A volte succede invece di avere il nome in comune con un grande ed essere costretti a vivere all'ombra di questo. A volte, però, succede di avere lo stesso cognome di un grande e tuttavia si è capaci di svincolarsi e superare il predecessore. Questo è il caso dei colossi del passato, basti pensare a Seneca, colpevole solo di essere il figlio di un grandissimo retore, Plinio etc... E se ci è lecito paragonare le cose grandi con quelle un po' meno rilevanti questo è anche il caso del nuovo terzino del Real Madrid.
Si chiama Ferland Mendy, ma fino a qualche mese fa non era altro che uno dei risultati che comparivano sul motore di ricerca se si digitava la voce Benjamin Mendy. Per tutti, lui era l'altro Mendy, quello meno famoso. Ma da qualche tempo a questa parte, si è convertito in qualcosa di diverso, qualcosa che sta piacendo abbastanza e che sta richiamando l'attenzione di numerosi club.
Per conoscerlo meglio, lui nasce l'8 giugno del 1995 a Meulan-en-Yvelines, ed è un difensore di nazionalità francese. Se non è l'unico Mendy, sicuramente la sua storia è unica. Può dirsi un miracolato nel vero senso della parola. A soli 14 anni gli fu diagnosticata un'artrite all'anca che lo avrebbe progressivamente portato all'amputazione degli arti inferiori. Fu costretto per questo motivo sulla sedia a rotelle per qualche periodo. Dopo un periodo di degenza, riuscì con stupore ad uscire illeso dalla malattia. I primi passi nel calcio iniziarono prima, all'età di nove anni nella Cantera del Paris Saint-Germain.
Visto lo stop sopra detto, il primo contratto ufficiale lo firmò nel 2013 con Le Havre. Rimarrà lì fino al 2017 collezionando 35 presenze in Ligue 2 e divenendo un astro nascente di questo campionato. Nell'estate 2017 fu acquistato dal Lione e nello stesso anno debuttò in Ligue 1, disputando 27 incontri, 21 da titolare. Le stagioni successive portò il Lione a figurare come una delle migliori difese del campionato. Giocò 8 incontri in Champions che gli portarono la fama sufficiente per essere convocato con la nazionale francese U-21.
Le sue prestazioni non passano inosservate e due stagioni dopo, nel 2019, Mendy si trasforma nel giocatore più discusso del calciomercato, desiderato da Napoli, Siviglia e Real Madrid. Il 12 giugno dello stesso anno Ferland sceglie i blancos. Al suo arrivo lo aspettavano, oltre che persone che lo confondevano con il connazionale, tifosi esigenti e dubbiosi sul fatto che fosse un degno sostituto di Marcelo. Ma fin dall'esordio ha dimostrato freddezza e intelligenza, riuscendo ad integrarsi anche senza fatica e senza dare nell'occhio sia al sistema di gioco sia ai ritmi del Madrid.
Ma uno dei suoi risultati, forse il più importante ad oggi, è l'essere riuscito a farsi un nome, o meglio, a dissociare il suo da quello degli altri. Oggi non è più l'altro Mendy, oggi lui è Ferland, nuova promessa del calcio e forse uno dei migliori terzini del futuro. Oggi forse, nel dire Mendy, lui è il primo calciatore che ci viene in mente.
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