Kulusevski: "Vi svelo cosa mi disse Ronaldo e perché ho scelto la Juve. Inter? Conte non mi convince"
Dejan Kulusevski è il primo colpo di mercato della Juventus in vista della prossima stagione. I bianconeri si sono assicurati il talento svedese classe 2000 versando 35 milioni di euro (+9 eventuali di bonus) nelle casse dell'Atalanta. Il giocatore, ora al Parma, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, raccontando le sue sensazioni ma anche la sua prima contro la Juve e il suo incontro con Sarri.
Parma?
"In estate, quando il d.s. Faggiano e mister D’Aversa mi hanno offerto quest’opportunità, hanno dimostrato grande fiducia e questa per me è stata una stagione straordinaria. Perciò ci tengo a chiuderla in bellezza".
Obiettivi?
"Voglio fare la mia parte per questo finale. Non penso ai miei gol, l’importante è vincerle tutte. E voglio sfruttare ogni giorno per imparare. D’Aversa è un martello, mi piace perché non mi dà respiro. Farà una grande carriera. E io devo sbagliare sempre meno. Cosa? Correre meno e pensare di più in campo. Fuori, mangiare meglio. Alla mia età dolci e bevande gassate piacciono, ma ho capito che non mi fanno bene".
Chi è il tuo tutor a Parma?
"E' Bruno Alves. A 40 anni è il più in forma di tutti, gli ho chiesto aiuto. Ora lo ringrazio. E' amico di CR7? Lo so: sono due mostri di longevità, due highlander. Un sogno imitarli".
"Che emozione quel giorno allo Stadium, un’atmosfera unica! E CR7 mi ha detto: “Benvenuto Dejan, come stai?”. Anche Buffon e Chiellini sono stati carini con me. Una gioia immensa per un ragazzo che li aveva visti solo in tv. Abbiamo fatto una bella figura, ma io mi ero infortunato nel riscaldamento: avevo tanta adrenalina e non mi ero accorto di essermi stirato. Qualcuno pensa che mi ero già montato la testa? Lo so, purtroppo. La realtà è che non stavo bene fisicamente. Adesso ringrazio il fisioterapista che mi ha aiutato a risolvere i problemi di postura e di respirazione. In queste settimane abbiamo fatto due sedute al giorno. Ora vado a mille".
La Juve?
"Mi attrae l’idea di misurarmi con i migliori. A maggior ragione vado lì per imparare. Non vedo l’ora di duettare con Dybala e il suo sinistro magico: in ogni caso ora so giocare in più ruoli e conto di ritagliarmi uno spazio anche a Torino. Spero che arrivi in fondo dappertutto e soprattutto che vinca la Champions".
Sarri?
"Sarri è stato simpatico, mi ha messo a mio agio. Conoscevo il suo Chelsea e il suo tipo di gioco. Anche per questo ho scelto il bianconero".
Eriksen in difficoltà all'Inter?
"Esatto. Con Conte i movimenti sono diversi, come l’assetto tattico. E il mio dubbio era proprio questo".
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