Kulusevski: "La Juve, i miei idoli, Ronaldo, Buffon, il 44, gli allenatori, le Mercurial: dico tutto"
Dejan Kulusevski, calciatore della Juventus, ha parlato a CalcioShop, e ha raccontato alcuni aneddoti sui calciatori che amava di più da bambino, la sua esperienza alla Juve, il passato a Bergamo e tanto altro ancora. Ecco le sue dichiarazioni.
Come hai iniziato a giocare?
"Ho iniziato come tutti i bambini, ero molto piccolo quando ho provato. Mia sorella più grande giocava, e io volevo giocare con lei. Ho iniziato con lei e mi è piaciuto. Dobbiamo ringraziare tua sorella? Sì, un po'".
I tuoi idoli quali erano?
"Mia sorella amava Ronaldinho. Vedevo ovunque foto di Ronaldinho. Il primo giocatore che mi è piaciuto tanto è stato Hazard. Resta il mio preferito".
L'esperienza a Bergamo?
"E' stato bellissimo arrivare in Italia, è stata molto dura vivere senza giocatori, ho trovato amici fantastici, ho imparato tantissimo vivendo da solo. Quello che mi è piaciuto? Tutto. Il calcio è come una religione e per me è importante. Ho conosciuto un'altra cultura. Amo il cibo, amo quasi tutto. Mi sono trovato molto bene, quando ho imparato la lingua poi... Sono ancora qui. Il cibo? Mi piace tutto, dalla pasta alla carne".
Quale allenatore in particolare ti ha colpito?
"Sinceramente, è una bella domanda. Ho avuto tanti mister sin da piccolo che mi hanno aiutato tantissimo. Brambilla all'Atalanta è stato molto bravo e ho imparato tanto da lui. Ho avuto D'Aversa l'anno scorso e mi è piaciuto tantissimo come persona, mi stimolava. Ho imparato tanto da lui. Posso dire più persone. E' il dovere del calciatore migliorare, i mister non possono aiutarti. Ma se li ascolti bene, puoi prendere da tutti".
Quali sono i tuoi punti di forza?
"Può essere l'aspetto mentale, voglio sempre vincere, gioco sempre per vincere. Farò tutto per vincere. Non metto mai l'ego davanti alla squadra, se c'è da difendere più che attaccare lo faccio volentieri".
Quali sono gli aspetti da migliorare?
"Devo migliorare tutto. Come per qualsiasi calciatore, non sei mai al top. Penso al destro, è più facile giocare con due piedi. Fisicamente posso migliorare tanto. Sto trovando l'allenamento giusto per essere più veloce e forte".
Ami particolarmente le Mercurial.
"Gioco da 4-5 anni con la Mercurial. Sono molto soddisfatto, mi piace il nuovo colore. Sono i colori che mi piacciono di più. Verde, rosa. Tutto il pubblico vede che scarpa hai. Se preferisco più colorazioni? Sì, preferisco così. Sin da piccolo ho voluto avere scarpe colorate. Con calzino? Prima era così, ora ho cambiato. C'è ancora possibilità che cambi ancora, mi piace farlo".
La Juve?
"E' bellissimo arrivare a questi livelli a 20 anni, è la cosa più bella che c'è. E' un sogno. Ogni sera prima di dormire sono grato per l'opportunità, farò di tutto per essere qui per tanti anni. E' bellissimo".
Hai legato con qualcuno in particolare?
"Sinceramente siamo un gruppo molto vicino, parliamo tutti insieme. Ho parlato, il primo forse, è stato Weston McKennie, abbiamo legato di più. Sono con tutti e imparo sempre cose nuove con tutti. Mi piace essere vicino a Buffon, ha giocato più calcio che io ho vissuto nel calcio. E' divertente sentire del calcio di 20 anni fa".
Il numero 44?
"Volevo avere un numero che sarà mio. Io voglio fare il 44 mio. Indossarlo per sempre. Mi piace tanto. Ogni volta che guardo l'orario, è sempre 44. Mi piace".
"E' una cosa che l'avrò per sempre nella mia vita. Nessuno mi può togliere quello. Ho giocato con Ronaldo, giochiamo e scherziamo, lui ama scherzare. Mi aiuta tanto soprattutto nei colpi di testa, lui è fortissimo e io devo migliorare. Ma un po' l'ho già fatto".
Obiettivi?
"Il primo Europeo della mia vita. Sto pensando tanto all'Europeo e voglio arrivare pronto e in forma top. Gruppo difficile, voglio vincere tutto, non conta se Europeo o allenamento. Si va a imparare e voglio vincere, voglio portare la Svezia più in alto possibile".
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