Kostic: "Ho fatto di tutto per venire alla Juventus. Vogliamo sempre vincere"

Filip Kostic
Filip Kostic / Marco Canoniero/GettyImages
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Filip Kostic si è presentato ai nuovi tifosi della Juventus. Ecco le dichiarazioni rilasciate dall'attaccante serbo, ex Eintracht Francoforte, in conferenza stampa.

JUVENTUS - "Sicuramente sono molto felice di essere qui. L'altra sera sono entrato quando la Juve vinceva 3-0 e mi ha dato una bella impressione, forse è questo il momento. Non ho seguito tanto la trattativa personalmente dal primo contatto fino alla fine. Io sapevo che volevo venire qui e ho fatto di tutto per venire qui. Seguo la Juve da quando ero piccolino, ho sempre seguito tutta la Serie A. Il mio compito è quello di fornire la migliore palla agli attaccanti e sono qui per questo. Sono pronto a mettermi a disposizione dell'allenatore per dare questo supporto alla squadra. Qui c'è Dusan e per me è fantastico essere qui in generale, sono felice di giocare con tutti i miei compagni".

RUOLO - "Non saprei, non sono io che decido. Gioco nella posizione che dice il mister".

VLAHOVIC - "Quando eravamo in nazionale Dusan mi ha chiesto cosa ne pensavo della Juve, mi ha detto che sarebbe stato molto felice di avermi qua e mi ha raccontato tante cose ottime del club. Quando sono arrivato poi ho visto che tutto quello che mi ha detto era vero. Sul gioco invece l'azione ideale forse sarebbe con un buon assist in area di rigore con Dusan che può chiudere".

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Filip Kostic, Dusan Vlahovic / MARCO BERTORELLO/GettyImages

MENTALITA' JUVENTUS - "La mentalità dei giocatori e del club è chiaramente quella di vincere sempre. Noi dobbiamo avere sempre questo tipo di mentalità, facendo una partita alla volta, facendo attenzione e avendo pazienza. So cosa ci si aspetta da me e sono pronto a dare il massimo".

ALLEGRI - "Ci siamo parlati di cose normali: dei sistemi, abbiamo discusso di alcuni aspetti tecnici. Io sono uno che lavora molto, non ho ancora spacchettato neanche i bagagli perché voglio inserirmi il prima possibile all'interno del club".

DIFFERENZE TRA ITALIA E GERMANIA - "Non c'è tutta questa grande differenza, forse l'Italia è più tecnica. C'è un sistema che va imparato col lavoro giornaliero e spero di adattarmi il prima possibile a questo sistema nuovo e al club".

RADONJIC - "Sì con lui scherzavamo quella volta, diceva di venire alla Juve e alla fine ci ha beccato e mi ha fatto ridere perché lui l'ha detto convinto. All'epoca non sapevo niente però poi alla fine è andato tutto benissimo".

NUMERO 17 - "Non c'è una ragione specifica, era libero, lo avevo anche in nazionale e ho pensato di conservarlo anche qui".


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