Koopmeiners si fa bello per l'Allianz, doppietta dell'olandese: Juve-Atalanta 2-2

Juventus v Atalanta BC - Serie A TIM
Juventus v Atalanta BC - Serie A TIM / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Juventus in campo per tornare immediatamente al secondo posto, dopo il sorpasso del Milan, e per risollevarsi dal momento di difficoltà, blindando la qualificazione alla prossima Champions League. La principale competizione europea è nei pensieri della stessa Atalanta, avversaria bianconera all'Allianz: la missione è avvicinarsi al Bologna, sconfitto ieri dall'Inter.

Ribaltamenti di fronte fin da subito, la prima a provarci è la Juve con Chiesa: destro su punizione abbondantemente alto. Lo stesso Chiesa è intraprendente e serve Miretti, frustata di testa ma Carnesecchi respinge al 13'. Più velleitario il tentativo di Danilo al 28', un destro potente ma ampiamente fuori misura, stesso destino per un sinistro di Milik sempre attorno alla mezzora. Prima vera occasione della Dea e gol: punizione, Pasalic serve Koopmeiners che col sinistro - di prima - trafigge Szczesny dal limite. Il primo tempo si chiude tra i fischi dell'Allianz per la squadra bianconera, in difficoltà dopo il gol subito.

Andrea Cambiaso
Juventus v Atalanta BC - Serie A TIM / Valerio Pennicino/GettyImages

Bianconeri in affanno anche in avvio di ripresa, con Szczesny attento in uscita a evitare il peggio. Al 51' Chiesa ha una grande occasione per il pari, tacco di Milik per il compagno che - di sinistro - incrocia troppo e manda fuori. Dall'altra parte Scamacca è pericoloso due volte al 55': prima non trova la porta e poi trova un bel riflesso di Szczesny. Anche Lookman entra bene in partita e va al tiro, cercando il raddoppio. Al 66' arriva invece il pari bianconero: Chiesa recupera palla, McKennie vede Cambiaso e lo serve con un filtrante sfruttato al meglio dall'ex Bologna. In cinque minuti cambia tutto: al 70' Milik di sinistro trova il gol, ancora una volta su assist di un McKennie decisivo con la sua sponda. Ancora cinque minuti però e ancora una svolta: Koopmeiners beffa Danilo e col sinistro firma la doppietta personale: 2-2, risultato che resiste poi fino al fischio finale.

La chiave tattica

Sfida subito equilibrata, l'Atalanta - con Scamacca terminale offensivo - alterna soluzioni lunghe e dialogo nello stretto. Da segnalare l'approccio aggressivo di entrambe le squadre, per riconquistare il pallone. La Juve agisce di contropiede, l'Atalanta fa più possesso ma non riesce a trovare sbocchi offensivi. C'è poco spazio per trovare giocate pulite, i ritmi sono alti e l'agonismo la fa da padrone, non è un caso che il vantaggio atalantino arrivi sugli sviluppi di una punizione. Il gol di Koopmeiners dà fiducia all'Atalanta e nel finale del primo tempo la Juve non reagisce e, anzi, appare in difficoltà.

Massimiliano Allegri, Gian Piero Gasperini
Massimiliano Allegri (L), head coach of Juventus FC, reacts... / Nicolò Campo/GettyImages

Dopo un brivido iniziale, nella ripresa, arriva la reazione della Juve che attacca con intensità e a pieno organico, rendendo più difficile all'Atalanta uscire dalla propria metà campo e alzando per forza di cose il baricentro. Il gol di Cambiaso dà fiducia alla Juve e avvia un assalto alla porta di Carnesecchi, con tanto di raddoppio immediato, ma l'Atalanta risponde subito torna a spingere fino al gol del pari. Dopo il botta e risposta le due squadre si allungano, complice la stanchezza, e Allegri prova invano a cambiare le cose con le sostituzioni (mandando in campo anche Kean, al rientro).

L'episodio del match

Il gol di Koopmeiners (schema su punizione) cambia inerzia alla sfida e mette in crisi la Juve, nella ripresa però il pareggio firmato Cambiaso dà un'ulteriore svolta al match e dà fiducia ai bianconeri, capaci poi di ribaltarla almeno provvisoriamente. Da segnalare il suggerimento di McKennie per Cambiaso, un filtrante perfetto che rimette in piedi una sfida in salita.

Il migliore in campo

Teun Koopmeiners
Juventus v Atalanta BC - Serie A TIM / Valerio Pennicino/GettyImages

Koopmeiners - Uomo mercato dell'Atalanta, accostato spesso proprio alla Juve. Trova una motivazione ulteriore proprio contro la potenziale squadra del suo futuro e realizza una doppietta, diventando il miglior marcatore stagionale della Dea: un sinistro dal limite, di prima intenzione, e una conclusione da distanza più ravvicinata sempre col mancino. Una sentenza coi suoi inserimenti, un trequartista di rara efficacia e completezza.