Kolarov nell'Inter di Conte: meglio esterno a tutta fascia o come centrale mancino?

Jonathan Moscrop/Getty Images
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L'Inter si prepara ad accogliere Aleksandar Kolarov, autentico rinforzo in arrivo dalla Roma. Basso costo, alto rendimento: l'esterno serbo, giunto alla soglia dei 35 anni, ha dimostrato di poter restare ancora a livelli elevati e rappresentare un valore aggiunto in molteplici situazioni di gioco.

Corsa, dribbling, cattiveria agonistica, leadership in campo, qualità offensiva. Ebbene sì, l'ormai ex Roma non costituisce solo una garanzia nel reparto arretrato ma anche un pericolo per le difese avversarie. La classifica dei marcatori su punizione diretta in Europa lo vede secondo solo a Lionel Messi, con dodici centri tra il Manchester City e l'esperienza italiana.

Giampiero Sposito/Getty Images

Un'altra caratteristica predominante di Kolarov è la duttilità. Nel finale della scorsa stagione è stato impiegato da Paulo Fonseca come centrale mancino nella difesa a tre, ruolo che potrebbe ricoprire anche all'Inter come alternativa di esperienza ad Alessandro Bastoni.

Altrimenti, Kolarov verrà sfruttato lungo la fascia sinistra in un centrocampo a cinque per dare supporto alle manovre offensive. Posizione attualmente di Ashley Young, ma le gerarchie entro l'inizio del campionato di Serie A potrebbero subire netti mutamenti.


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