Koeman: "Vogliamo il primo posto, niente turnover con la Juve. Pjanic in ritardo. De Ligt Peccato non sia qui"

Ronald Koeman, Barcellona
Ronald Koeman, Barcellona / JOSEP LAGO/Getty Images
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Vigilia di Champions League per il Barcellona e per la Juventus. Domani le squadre si sfideranno al Camp Nou per l'ultimo match del Gruppo G e si contenderanno il primo posto. Ronald Koeman, tecnico catalano, ha parlato così alla vigilia della sfida. Ecco le sue parole riportate da ilbianconero.com.

Dembelé?

"È un peccato perdere un altro giocatore per infortunio. Ha sentito qualcosa nel secondo tempo quando è entrato, pensava che non fosse niente, ed è un passo indietro considerando la sua storia. È un motivo in più per cui mi lamento degli orari delle partite. Non so chi sia il programmatore delle partite, ma se martedì hai una partita di Champions League, pensando alle squadre spagnole, non puoi arrivare alle 4 del mattino a casa. Siamo l'unica squadra che ha giocato cinque partite in trasferta alle 21. Se giochi mercoledì, hai un giorno in più per riprenderti, ma non al martedì".

Il -12 dall'Atletico in campionato?

"La responsabilità è sempre dell'allenatore perché è lui che mette la squadra in campo e fa i cambi. La responsabilità è nelle mani dell'allenatore".

Qual è il suo stato d'animo?

"Non sono felice. Devi sempre analizzare una sconfitta e c'è differenza tra perdere una partita come quella di sabato e farla su un campo come quello dell'Atlético. Devi vedere come ci segnano, la nostra efficacia. Sono uno che non fa teatro e io non nascondo la mia rabbia e l'ho detto ieri ai miei giocatori. I gol che abbiamo subito in alcune partite non possono essere accettati".

Messaggio ai giocatori?

"Per qualsiasi giocatore che si allena o gioca, è una responsabilità essere qui. Quello che gli dico, resta tra noi. Non ci sono allenamenti per migliorare tante cose, ma dobbiamo analizzare. Siamo la squadra che in generale ha creato cinque o sei occasioni nette in ogni partita, quindi devi trovare l'equilibrio per segnare più gol e subire meno. Abbiamo perso troppi punti per cose che non possiamo lasciare passare".

Messi?

"Quello che voglio fare è comunicare con Leo sul gioco, come con qualsiasi altro giocatore e come con gli altri leader che abbiamo e non mettere troppa carica su questa questione perché non abbiamo alcuna influenza. Come allenatore devo farlo. Cercare le massime prestazioni di ogni giocatore".

Pedri?

"È stato il giocatore che ha giocato in tutte le partite, tranne quella con il Ferencvaros, e questo, per un ragazzo di 17 anni, è una cosa fantastica. Può giocare in varie posizioni, a seconda dell'avversario, dello schema tattico della squadra. Può contribuire in molte cose perché è un giocatore intelligente e quelli intelligenti non hanno problemi a giocare in altre posizioni".

Chi mancherà con la Juve?

"Ci mancano giocatori come Ansu e Dembélé sulle fasce, quindi dobbiamo cercare il meglio nelle questioni tecniche e tattiche, ma anche nella freschezza. Domani è il nostro ultimo allenamento e poi daremo la lista, ma metteremo un squadra forte perché vogliamo vincere".

Quali differenze tra le prestazioni in Liga e in Champions?

"Le squadre di campionato ci conoscono meglio e si chiudono di più, come Alavés e Cádiz, sono sicuro che se avessimo segnato prima il risultato sarebbe stato diverso. L'unica cosa che ho detto sul calendario delle partite è che fa male ai nostri giocatori. Ma dobbiamo vincere le partite, non c'è altro rimedio". 

Coutinho?

"Phillippe sa che dove gli piace giocare di più è in mezzo, ma sa anche che giocando sulla fascia ha più libertà. In rosa ci sono più giocatori a cui piace giocare in mezzo, ma devi trovare equilibrio. Non possiamo giocare in cinque con 10 che giocano tutti nel mezzo". 

Mancano leader?

"Penso che abbiamo bisogno di persone in tribuna per tifare i nostri giocatori. Il Barça ha sempre avuto giocatori più creativi piuttosto che lavoratori di squadra. Possiamo assumerci più responsabilità in campo, ma gridare non mi piace, non mi piaceva da giocatore e non l'ho mai fatto, ma dobbiamo assumerci più responsabilità in campo". 

Messi è meno risolutivo?

"Ancora nel nostro attacco molte giocate arrivano dal piede di Messi. Sono d'accordo che Messi sia accusato come il principale colpevole perché è il migliore al mondo, ma Leo non commette errori difensivi. Hanno segnato gol che noi non possiamo subire".

Ronaldo Koeman, Barcellona
Ronaldo Koeman, Barcellona / CESAR RANGEL/Getty Images

Pjanic?

"È una coincidenza, il Barça gioca diversamente dalla Juve, il Barça vuole spingere di più. Gli sta costando perché è in ritardo, ma su Pjanic non ho dubbi. Le decisioni sono sempre alla ricerca del meglio della squadra."

De Ligt?

"Lo conosco bene, ha già la sua esperienza nonostante sia giovane. Può essere il migliore nel suo ruolo, è anche una bravissima persona. È nel mondo del calcio per migliorare ogni giorno. Peccato che sia alla Juve e non al Barça, anche se è qualcosa che è successo prima che io fossi qui".

Cristiano Ronaldo?

"Non è uno stimolo in più per un solo giocatore, ma perché due grandi squadre si affrontano. È importante che ci siano sempre i migliori e Cristiano Ronaldo rimane nell'élite del nostro calcio, per come combatte e come segna. Bisogna difendere bene, perché possiamo farlo bene e provare a tenere la palla, se ce l'abbiamo non può rendersi pericoloso". 

Messi contro Ronaldo?

"È stato un piacere vederli competere, sono stati i migliori negli ultimi 15 anni. Sono giocatori diversi, ma hanno lottato per segnare gol, per vincere titoli, non è questione di chi sia il migliore. Ci godremo entrambi domani".


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