Kessié e il rischio di essere fischiato: giusto o controproducente lasciarlo fuori?
Franck Kessié sarà un nuovo giocatore del Barcellona. È notoriamente fatta per il trasferimento in Spagna del centrocampista ivoriano, in scadenza di contratto con il Milan. Da tempo il giocatore aveva raggiunto l'accordo con i blaugrana e nei giorni scorsi c'è stata un'accelerata concreta. Kessié ha svolto le visite mediche a Lugano, in Svizzera, e ha già firmato il contratto che lo legherà al Barcellona.
Il centrocampista, insomma, non calcherà più i campi della Serie A. Era l'estate 2017 quando i rossoneri lo acquistarono dall'Atalanta con la formula del prestito biennale con obbligo di riscatto. Kessié al Milan ha collezionato poi 214 presenze con 36 gol e 16 assist. In rossonero ha fatto anche il suo debutto in Champions League. Tra Kessié e il Milan non c'è stato un punto d'incontro per il prolungamento del contratto e a giugno sarà addio, come del resto accaduto ad altri celebri (e criticati) compagni alla fine della scorsa stagione.
Scelta, quella del giocatore, rimasta certo indigesta ai tifosi rossoneri, che appresa la notizia non hanno impiegato troppo tempo per dedicargli uno striscione: "Chi ama il Milan lo dimostra coi fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti".
Un chiaro riferimento al rinnovo di Theo e a quello mancato di Kessié. I tifosi stessi si dividono: da una parte c'è comunque chi continua a sostenere il Presidente, data anche la situazione delicata che vede il Milan in lotta Scudetto, obiettivo a cui lo stesso Kessié dovrà dare il proprio contributo. Dall'altro lato c'è chi non esiterà, come spesso accade in questi casi, a fischiarlo sonoramente.
Ci riferiamo del resto a chi, Kessié appunto, non ha mai visto vacillare i gradi di titolare e ha dato un contributo fondamentale per il ritorno in Champions ottenuto nella stagione scorsa. Un elemento che ha saputo spesso dare l'anima, reagendo alle critiche e tenendo fuori dal campo le voci di mercato.
Kessié deve restare saldamente tra i titolari, un faro della squadra, godendo della protezione di Pioli: il tecnico lo stima e lo ha sempre difeso parlando pubblicamente. Lecito essere in disaccordo con la scelta dell'ivoriano, chiaramente, ma i fatti parlano ancora in suo favore, considerando quanto fatto nelle stagioni in rossonero.