Kakà carica il Milan: "Vedo una squadra molto forte. Ibrahimovic deve portare la vittoria contro la Juve"

Ricardo Kakà
Ricardo Kakà / MB Media/Getty Images
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"Mi dispiace essere l'ultimo marcatore del Milan in Champions, ma dall'altro lato mi piace perché è sempre un bel ricordo. Non vedo l'ora che il Milan ci possa tornare, per fare il tifo, per vincere ancora una vola. Siamo vicinissimi, mancano quattro partite difficili e c'è la partita importantissima contro la Juve di Pirlo. Il Milan è capace, può vincere contro la Juve, può tornare in Champions League. È questo che mi auguro e che si augurano tutti i tifosi". È uno dei passaggi della lunga chiacchierata di Ricardo Kakà sul canale Twitch del club rossonero.

Ricardo Kaka
Ricardo Kakà / Marco Luzzani/Getty Images

SUL BIG JUVE-MILAN - "Se gioca Ibrahimovic, che ha fatto una stagione importante, tocca a lui portare la vittoria contro la Juve e portare questa squadra in Champions League. Vedo una partita tra due squadre che hanno un grandissimo talento, grandissimi calciatori. Loro due saranno protagonisti, ma ci sono tanti ingredienti esterni che caricheranno le due squadre".

IL PROGETTO ROSSONERO - "Quest'anno sono riuscito a vedere tante partite, non solo del Milan che è la mia priorità. Ho visto una squadra veramente bella, che ha iniziato il campionato molto forte. E' normale per la giovane età della squadra perdere un po' alla fine, ora ci vuole un po' più di esperienza, con quei giocatori come Ibra che possano dare sostegno ai giovani: nel nostro Milan c'era questo mix tra gioventù ed esperienza. Vedo una squadra molto forte, sono contento per Ibra e per Maldini, che sta lavorando non solo per il presente ma anche per il futuro. Pioli è molto bravo, perché sta sapendo prendere il meglio da ogni giocatore. Ora siamo al momento decisivo: speriamo riescano a tirare fuori il meglio per questo fine campionato".

ESSERE UN SIMBOLO DEL MILAN - "Non riesco ad esprimere a parole quello che significa. Quando passano gli anni riesci a sentire un po' di più quello che hai vissuto. Quando guardo le partite dico: 'Un giorno questa città era nostra'. È stato un momento della mia vita molto speciale".

IL SUO PRIMO JUVE-MILAN - "A Torino, l'anno in cui vincemmo lo scudetto. Ce ne sono altri: quello a San Siro in cui segnai di rovesciata, c'è quello del fallo di Cannavaro con cui potevamo vincere il campionato... Ho ricordi belli, giocare questa partita è sempre stato un piacere immenso".


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