Kaio Jorge: caratteristiche e analisi tattica del nuovo attaccante della Juve
Primo rinforzo in attacco per la Juventus della seconda era targata Massimiliano Allegri. Stamattina ha infatti svolto le visite mediche presso il JMedical Kaio Jorge, brasiliano classe 2002 proveniente dal Santos.
Quando un giovane sudamericano arriva in Serie A, la curiosità è sempre tanta. Se poi consideriamo che su di lui c'erano molte big del calcio europeo, l'hype sale a mille. Per questioni di fuso orario, sono in pochi a seguire il campionato carioca, quindi Kaio Jorge è per gran parte dei tifosi bianconeri un calciatore sconosciuto.
Visto che ormai stai pensando di perdere tutto il pomeriggio a guardarti i video "Skills and goals" di Kaio Jorge, ci pensiamo noi di 90min a riassumerti brevemente le caratteristiche del giocatore e a spiegarti come l'attaccante 2002 potrà costituire una risorsa preziosa per i bianconeri.
Caratteristiche tecniche
La qualità che colpisce maggiormente quando vediamo Kaio Jorge giocare è la sua maturità calcistica. Il brasiliano è molto bravo nell'intuire i momenti di difficoltà nel palleggio e decide così di abbassarsi per aiutare la squadra a salire.
Quando non riesce a scaricare la sfera dopo un paio di tocchi, riesce con abilità a proteggere il possesso frapponendo il corpo tra palla e difensore e difendendola con esperienza...anche se di esperienza di fatto non ne ha.
Come ogni brasiliano che si rispetti, Jorge è anche un buon dribblatore. Certo, non possiamo definirlo un funambolo vero e proprio, visto che manca quello scatto repentino e bruciante che lascia l'avversario sul posto, però con finte di corpo e cambi di direzione riesce spesso a saltare l'uomo.
Essendo un attaccante, il suo compito è naturalmente fare gol. Kaio Jorge ha mostrato una freddezza sotto porta che raramente si vede in un 19enne; tuttavia, l'attitudine che ci esalta di più è la sua bravura nel fiutare l'errore dell'avversario e buttarsi su eventuali errori dei difensori, come in questo caso (in cui è stato anche preciso a metterla dentro da lì).
A chi somiglia
Qualsiasi attaccante promettente scuola Santos viene immediatamente paragonato a Neymar e Kaio Jorge non fa di certo eccezione. Da quando con 5 gol ha trascinato il Brasile verso la vittoria del Mondiale Under 17, per il neoacquisto della Juve non si sono fermati i confronti con O'Ney. Tuttavia, abbiamo visto che il modo di giocare del 19enne è più pratico, "più europeo" rispetto a quello del giocatore del PSG.
Sembra decisamente più calzante il paragone con Roberto Firmino. Proprio come l'attaccante del Liverpool, a Jorge piace giocare con e per la squadra, abbassarsi e facilitare la costruzione dell'azione. Inoltre, abbassandosi quasi a centrocampo lascia spazi che possono essere riempiti dalle incursioni dei compagni.
In cosa deve migliorare
Nonostante il suo metro e 82 di altezza, Kaio Jorge non dispone di un fisico imponente e questo compromette non solo la sua abilità nel gioco aereo, ma la sua stessa presenza in area di rigore. Nelle mischie, il brasiliano preferisce defilarsi, consapevole dei propri limiti nel corpo a corpo: una caratteristica sulla quale deve senz'altro migliorare se pretende di diventare un top player. Tuttavia, nell'ultimo anno, il 19enne sembra aver messo su diversi muscoli, tanto da raggiungere un peso di 70kg...sì, non è tanto, ma è comunque un punto di partenza.
Inoltre, come ogni giovane calciatore che si rispetti, Kaio Jorge deve migliorare nella sua capacità di usare il piede debole. Pur di non usare il sinistro, l'ex Santos tende infatti a spostarsi la palla sul destro: una strategia da un lato proficua vista la sua qualità nel palleggio, ma che nel calcio europeo potrebbe risultare ripetitiva e prevedibile. È lecito pensare che un perfezionista come Allegri lo metta sotto, costringendolo a dedicarsi a questo fondamentale.
Analisi tattica
Arriviamo ora al punto: cosa può portare Kaio Jorge alla causa bianconera? Ovviamente, se la Juventus ha scommesso su di lui non è solo per il suo enorme potenziale, ma perché ci vede già un giocatore funzionale al gioco di Allegri. Nella prima parte di stagione, o addirittura per tutto l'anno, lo vedremo in maniera sporadica, magari come vice-Morata o vice-Ronaldo, oppure come jolly offensivo.
I moduli più adoperati dal tecnico toscano sono il 4-2-3-1 e il 4-3-3. Per quanto riguarda la prima disposizione, sarà difficile vedere Jorge impiegato da unica punta. Non solo la concorrenza, ma anche la poca presenza fisica in area precludono questa possibilità. Più probabile vederlo allora come esterno offensivo, dove può risultare pericoloso con i suoi dribbling e aiutare i compagni in impostazione.
Ma è nel 4-3-3 che Kaio sembra potersi ambientare più velocemente. In un modulo così offensivo, Allegri può permettersi di schierarlo come centravanti, dove può creare spazi preziosi per gli inserimenti dei centrocampisti. Come abbiamo appena detto, può anche giocare come ala, dato che la sua attitudine al sacrificio gli permette di tornare in difesa nei ripiegamenti.
Come ogni giovane emergente cresciuto nel Santos, Kaio Jorge si è guadagnato una reputazione interessante. La sua squadra ha fatto un’ottima campagna nell’ultima edizione di Copa America – piazzandosi al secondo posto nel 2019 – e si è procurato una grande e meritata ascesa nel mercato europeo. Così, in un certo senso, non sorprende averlo visto nel mirino di Benfica, Inter e, ovviamente, Juventus. Ancora molto giovane (19 anni), Kaio Jorge è il prototipo perfetto di una nuova generazione di centravanti moderni: veloce, con ottimi movimenti fuori area e non solo relegato alla conclusione e alla finalizzazione del gioco. Insomma, ha tutte le carte in regola per far bene nel campionato italiano. D’altra parte, la sua partenza è stata maldigerita dai tifosi; principalmente perché il Santos ha ricevuto solo un piccolo risarcimento per liberarlo – la stampa locale ha sempre parlato delle difficoltà del club nel rinnovargli il contratto.
Il paragone con Bebeto. Dato che era un centravanti molto mobile che però non perdeva mai qualità in fase realizzativa, è semplice paragonarli. Un’altra caratteristica che è molto presente in entrambi è l’ottima visione di gioco. Sebbene Kaio Jorge sia giovane, dispone di un’intelligenza calcistica fuori dal comune
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È difficile paragonare il livello del Brasileirão a quello della Serie A, soprattutto perché arriverà un’edizione che ha tutto per essere molto equilibrata. Tuttavia, come detto poco fa, parte della suo exploit è avvenuto in Libertadores, il torneo più importante, competitivo ed emotivamente sentito in tutto il Sudamerica. Il fatto che abbia fatto bene in Libertadores è un ottimo indicatore della sua forza mentale.
Articolo realizzato in collaborazione con la redazione di 90min Brasile.