McKennie ha conquistato tutti. E ora la Juve punta a blindarlo
Alzi la mano chi pensava a quale impatto avrebbe potuto avere l'arrivo di Weston McKennie alla Juventus. Probabilmente nessuno, neanche il più ottimista degli addetti ai lavori o dei tifosi bianconeri, avrebbe mai potuto prevedere l'importanza acquisita nello scacchiere di Andrea Pirlo in pochissimo tempo dal giovane centrocampista statunitense arrivato in estate dallo Schalke 04 quasi tra l'indifferenza generale.
A distanza di poco tempo, però, l'intuizione di Fabio Paratici ha già dato i suoi grossi frutti: McKennie ha già realizzato 4 reti in campionato (e una in Champions contro il Barcellona), ma questa è solo la punta di un iceberg fatto di gioco pulito ed efficace, a cui si aggiungono inserimenti in area letali il più delle volte. Paratici si era innamorato di lui, capace di giocare a centrocampo sia da interno che da mediano puro, oltre che da trequartista, vedendolo in una gara dello Schalke in tv quando in Italia i campionati erano fermi causa Covid.
Per strapparlo ai tedeschi è servita un'operazione da 3,5 milioni di euro per il prestito, a cui bisognerà aggiungere i 18,5 del diritto di riscatto che i bianconeri possono esercitare entro la fine di questa stagione: 22 milioni totali che ormai sembrano una cifra quasi irrisoria rispetto al suo rendimento. Non bisogna dimenticare che McKennie ha solo 22 anni e margini di miglioramento potenzialmente incredibili: e ora Paratici vuole assolutamente blindarlo e farne uno dei perni della Juve del futuro.
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