Juventus, McKennie: "Futuro? Il calcio è un business. Tra Allegri e Pirlo..."
Weston McKennie ci ha messo davvero poco tempo per diventare una pedina preziosa nel gioco della Juventus. Sia Pirlo prima sia Allegri adesso hanno sempre avuto grande stima per lo statunitense, in grado di coprire diversi ruoli in mezzo al campo e di mettere sempre tanta corsa al servizio della squadra.
Il classe '98 è stato ospite del format "1vs1" che sarà disponibile da domani su DAZN. Ecco qualche anticipazione della sua intervista.
Sul suo rapporto con la madre:
"Mi manda messaggi: "Oggi sembri un po’ pesante, devi essere più veloce, difendere meglio", oppure "Hai giocato bene, bel gol, mi hai stupito".
Su Harry Potter:
"Una passione nata per i disegni sulle copertine dei libri".
Sulla Serie A:
"In Italia ho imparato la tattica, è come giocare a scacchi: prima sei in una certa posizione, poi quando la palla è in un punto del campo devi essere dall’altra parte".
La differenza tra Pirlo e Allegri:
"Pirlo e Allegri sono entrambi belle persone. Credo che la differenza più grande sia l’esperienza: Allegri allena da non so quanti anni, ha già lavorato alla Juventus e conosceva già alcuni giocatori, sa come funziona; Pirlo ha finito da poco la carriera da calciatore ed è passato direttamente ad allenare una squadra come la Juventus, dove c’è tanta pressione e molte aspettative. Pirlo sa gestire perfettamente la pressione, lo ha fatto per tutta la sua carriera, ma credo sia un po’ diverso quando non puoi fare niente concretamente da bordocampo. A volte, mentre stavamo giocando, dopo che qualcuno aveva fatto un passaggio, lo guardavo nell’area tecnica e capivo cosa stesse pensando “Io avrei fatto un altro passaggio, io avrei fatto meglio, perché non hai calciato così?”. In ogni caso, per me la differenza più importante tra i due è l’esperienza".
Le aspettative con la Juventus:
"Abbiamo aspettative alte, alla Juventus lo sanno tutti. Ovviamente vogliamo arrivare lontano in tutte le competizioni, vogliamo vincerle tutte. Però al momento è meglio fare un passo alla volta e ragionare di partita in partita. Se iniziassimo a pensare, magari, alla finale di Champions League o a quella di Coppa Italia, perderemmo concentrazione sul campionato e su tutte le partite da giocare prima. Stiamo cercando di adattarci, di trovare il nostro ritmo e di avere un gioco fluido. Ripeto: tutto step by step".
Sul suo futuro:
"Qui sono felice. Una delle cose che sogni è giocare in un grandissimo club con una storia importante, con tanti tifosi, l’atmosfera. Ma il calcio è uno sport talmente imprevedibile, hai i tuoi alti e bassi. Ho imparato in tanti modi diversi che il calcio è un grande business e se non riesci a fare il tuo in un club come la Juventus, rimpiazzarti è tanto facile quanto prenderti. Ora sono felice, sto facendo bene e spero di continuare, ma non si sa mai cosa ha in serbo il futuro".
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