Juventus-Malmö, le pagelle dei bianconeri: Bernardeschi ispirato
Un gol di Moise Kean permette alla Juventus di battere il Malmö e di posizionarsi al primo posto del girone di Champions League. Ecco le pagelle dei bianconeri:
Perin 6 - Mai impegnato. Dialoga bene con i difensori in fase di costruzione.
De Winter 6 - Prestazione coraggiosa, non si fa intimidire dall'esordio e si propone anche nella metà campo avversaria per dar manforte all'attacco (dal 71' De Sciglio 6.5 - Torna dopo l'infortunio e si rende protagonista di qualche buona chiusura).
Rugani 6 - Gli avversari non fanno mai niente per metterlo in difficoltà e per lui la serata scorre liscia e senza grossi intoppi.
Bonucci 6.5 - Non ha problemi nel gestire gli attaccanti svedesi e ogni tanto ci delizia con le sue aperture. Mezzo voto in più per quella pallonata in piena faccia che con la neve ha fatto ancora più male.
Alex Sandro 6 - Sulla sua fascia ha davvero poca resistenza. Si propone spesso in fase offensiva e non concede mai ripartenze.
Bentancur 6 - A lui Allegri aveva affidato la regia, ma non si registra nessun acuto significativo. Si presenta in zona offensiva solo con un tiro che finisce alto (dal 90' Miretti sv).
Arthur 6.5 - Bravo nel farsi trovare tra le linee e a effettuare dei passaggi davvero brillanti. Tiene banco anche sul piano fisico.
Rabiot 6.5 - Prova a cercare con insistenza la prima rete stagionale, ma ogni suo tentativo fallisce. Nonostante ciò, offre una delle migliori partite finora.
Dybala 6 - Una vera mina vagante in mezzo al campo, gioca senza avere una posizione fissa. Il suo compito è inventare e tra gli statici difensori svedesi, spesso ci riesce altre volte no (dal 46' Morata 6 - Poco incisivo sotto porta, ma effettua qualche buona sponda).
Kean 7 - Bravo a credere nell'errore in uscita del portiere avversario e a segnare la rete decisiva da vero rapinatore d'area. Corre, lotta e prova a siglare una doppietta, ma senza successo (dal 90' Da Graca sv).
Bernardeschi 7 - Con l'esterno sinistro serve un cross al bacio per la testa di Kean. Per tutta la partita si muove per ricevere palla e quando può cerca di saltare l'uomo (dall'81' Cuadrado sv).