Juventus, la FIGC indaga sugli stipendi: cosa rischiano giocatori, dirigenti e agenti
L'inchiesta che negli ultimi mesi sta vedendo per protagonista la Juventus riguarda due poli: il primo relativo alle presunte plusvalenze fittizie, il secondo invece riguarda la cosiddetta "manovra stipendi". È proprio su quest'ultima che si sofferma l'edizione di oggi de La Gazzetta dello Sport. Secondo i magistrati, infatti, tra il 2020 e il 2021 i giocatori bianconeri hanno rinunciato solo a un mese di stipendio, non a quattro come attestano le documentazioni e questo costituirebbe un reato per falso a bilancio.
Parallelamente alla Giustizia Penale agisce anche quella sportiva. Infatti anche la FIGC sta portando avanti le proprie indagini per controllare se la Juve abbia agito nel rispetto delle leggi o abbia effettuato un maquillage finanziario.
"La differenza della prima manovra, questa seconda (2020-2021, ndr) è apparsa sin da subito connotata dall’esistenza di ulteriori scritture private riguardanti stipendi dei giocatori (non solo di Cristiano Ronaldo) e non depositate, contrariamente a quanto prescritto dalle norme in materia, contenenti proprio l’impegno incondizionato della Juventus al pagamento degli stipendi rinviati". Questo è uno stralcio del documento che la procura della Repubblica del capoluogo piemontese ha inviato alla procura della Federcalcio
Qualora fosse dimostrata la sua colpevolezza, la Juventus si ritroverebbe allora a fare i conti con diversi provvedimenti. Si va infatti da una penalizzazione di uno o più punti in classifica (se la multa non dovesse bastare per la gravità degli addebiti), alla squalifica di quei giocatori che illo tempore sottoscrissero l'accordo e dei loro agenti.
Se i magistrati sono al lavoro sull'aspetto finanziario, la giustizia sportiva si concentra invece su un altro aspetto: quello relativo alla presenza di quelle side letter, documenti "occultati all’esterno della sede sociale". Ossia, garanzie di pagamento dell'intero stipendio anche in caso di trasferimento del giocatore