Juventus, Kean è in crescita: Milik e Vlahovic devono guardarsi le spalle

Moise Kean
Moise Kean / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Uno dei fattori che rende il calcio così imprevedibile è la sua memoria corta, la volubilità che lo contraddistingue. Bastano un gol e una serie di prestazioni positive per cambiare il destino di un giocatore.

Moise Kean è stato lanciato titolare per la prima volta in stagione contro il Torino, facendo storcere il naso ai tifosi che invece invocavano Arek Milik, uno dei più positivi in un avvio di stagione abbastanza difficile per la Juventus. Nel derby della Mole, pur non segnando, l'attaccante italo-ivoriano ha però offerto una buona prestazione, tanto da meritarsi la riconferma contro l'Empoli.

Moise Kean
Moise Kean / Emilio Andreoli/GettyImages

Qui invece il gol è arrivato. La zampata sul cross di Kostic non è banale, l'abbiamo vista fare ad attaccanti ben più navigati e adesso sembra poter cambiare non solo il futuro ma anche il passato di Moisea Kean, la cui reputazione passa da quella di ragazzo svogliato che pensa di essersi già affermato nel mondo del calcio, a quella di talento ribelle ma incompreso, che aveva solo bisogno di chi si fidasse di lui.

A fronte dei numerosi errori, a Massimiliano Allegri va comunque riconosciuto il merito di aver riportato valore a un attaccante che in passato ci aveva saputo regalare qualche lampo. Il problema adesso è di rendere più frequenti queste giocate. Ecco perché, come riporta ilbianconero.com, il tecnico sta pensando di mandarlo in campo sempre più spesso. Milik e Vlahovic sono dunque avvisati.


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