Juventus e l'affare Cristiano Ronaldo: l'analisi due anni dopo il colpo del secolo
Di Marco Deiana
È stato definito l'affare del secolo. Il cinque volte Pallone d'Oro nonché vincitore per cinque volte della Champions League, nell'estate 2018 passa dal Real Madrid alla Juventus. Operazione da 100 milioni di euro per il solo cartellino, più un ingaggio netto da 31 milioni di euro l'anno al calciatore. Queste le cifre del trasferimento di Cristiano Ronaldo in bianconero. L'All In di Andrea Agnelli per portare a casa la Champions League.
Dopo averla sfiorata due volte, arrivando in finale contro Barcellona e Real Madrid, in casa Juventus è cresciuta sempre più l'ossessione per la Champions League. E chi meglio di CR7, vincitore per cinque volte di questa competizione, per portare la mentalità vincente in campo europeo?
Un affare (forse) per tutti. Per il Real Madrid che incassa 100 milioni per un calciatore ormai 33enne, per la Juventus che si porta a casa il più forte giocatore del momento (insieme a Messi) e per il calciatore a caccia di nuovi stimoli - e record - lontano dalla zona di comfort madrilena. Analizziamo quindi le prime due stagioni della Juventus con l'arrivo di CR7.
La crescita mediatica, commerciale e social
La Juventus è diventato il brand italiano più seguito sui social . La crescita mediatica (in Italia e oltre) e quella social ha toccato vette inimmaginabili prima dell'arrivo del portoghese. Lo hanno definito Effetto CR7. Tra Facebook, Instagram, Twitter e Youtube il club bianconero ha sfiorato quota 100 milioni di seguaci (poco più di 80 milioni solo tra Facebook e Instagram).
La stessa società juventina si è lanciata anche in altri social, toccando ambienti ancora - in parte - inesplorati per le altre società italiane. L'Effetto Cristiano Ronaldo ha permesso alla Juventus di portare il proprio nome in tutto il mondo, generando anche un aumento dei ricavi commerciali.
Secondo le rilevazioni della Deloitte Football Money League di inizio 2020, la Juventus ha aumentato del 29,5% i propri ricavi commerciali nel 2019, passando da 143 a 186 milioni di euro. Meglio dei bianconeri, in percentuale, solo Everton e Tottenham (con un aumento di poco superiore al 30% a testa). Un miglioramento, quello del club juventino che segue quello già avvenuto nel 2018 con un ottimo +25% (sfruttando sempre l'Effetto CR7 nella seconda parte dell'anno solare).
I trofei vinti e gli obiettivi mancati
Cristiano Ronaldo è stato comprato per vincere la Champions League. Inutile girarci intorno. Lo ha sottolineato anche Andrea Agnelli dopo l'eliminazione negli ottavi di finale contro il Lione ("non è più solo un sogno ma è un obiettivo"). Ad oggi la coppa dalle grandi orecchie non ha fatto scalo a Torino. Negli ultimi due anni la Juventus si è fermata ai quarti e agli ottavi di finale. Troppo poco per le aspettative della dirigenza e dei tifosi.
Cristiano Ronaldo è salito in cattedra (soprattutto) nelle fasi ad eliminazione diretta. Rimane indimenticabile la tripletta realizzata contro l'Atletico Madrid della stagione 2018-19 che ha permesso alla Juventus di ribaltare il risultato dell'andata, trascinando la squadra ai quarti di finale (prima di essere sorpresi dall'Ajax); quest'anno ha preso in mano i compagni contro il Lione ma la sua doppietta non è bastata per replicare il risultato della stagione precedente. Il portoghese non può rimproverarsi nulla, ma l'uomo della Champions League non può guardare sempre da casa semifinali e finali.
In due anni CR7 ha aggiunto alla sua collezione (e a quella della Juventus) due Scudetti e una Supercoppa Italiana.
Le finanze del club
L'acquisto di Cristiano Ronaldo nell'estate 2018 ha scombussolato un po' i piani bianconeri. Non tanto per l'investimento da 100 milioni di euro per il suo cartellino, quanto per l'effetto domino sul budget ingaggi. I 31 milioni di euro l'anno (netti) da versare nel conto corrente del portoghese ha generato un aumento esponenziale delle spese juventine.
Negli ultimi due anni infatti il Direttore dell'Area Tecnica, Fabio Paratici, ha dovuto fare i salti mortali per far quadrare i conti, andando alla ricerca di plusvalenze. L'All In dell'estate 2018 non ha portato alla Champions League e il mancato incasso ha creato più di un problema nella gestione finanziaria del club. Nessun rischio fallimento, come ogni tanto si legge nel web, ma la dirigenza juventina ha spesso dovuto lavorare più sulla difensiva.
La scorsa estate, e non è un segreto, Paratici ha provato a piazzare Dybala e Higuain: il primo con l'obiettivo di generare una forte plusvalenza e per creare un tesoretto da investire sul mercato, il secondo per eliminare dal libro paga un ingaggio superiore ai 7 milioni di euro a stagione. Oggi - con i mancati incassi dovuti alla sospensione dei campionati e alla conseguente apertura degli stadi senza spettatori (e non solo) - la situazione rimane abbastanza delicata, con l'esigenza di operare ancora in uscita per finanziare il mercato in entrato.
Futuro bianconero
Che ne sarà di CR7 alla Juventus? Il portoghese ha ancora due anni di contratto con il club bianconero. Il suo ingaggio pesa enormemente sul bilancio totale ma salvo follia del Paris Saint-Germain, sarà difficile vedere il giocatore lontano da Torino.
La dirigenza è al lavoro per svecchiare la rosa e diminuire il monte ingaggi ma non si esclude un sacrificio importante (Dybala?) per evitare problemi di bilancio. Se l'operazione CR7 alla Juventus è stata positiva o meno, lo capiremo solamente alla fine del suo ciclo, quando si metteranno sul piatto gli investimenti, le rinunce, i trofei vinti e la crescita commerciale.
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