Juventus nel mirino della Covisoc: tutte le plusvalenze sospette dei bianconeri
La Juventus (ma non solo i bianconeri) è finita nel mirino della Covisoc per alcune plusvalenze sospette effettuate nelle ultime sessioni di calciomercato. Ad attirare l'attenzione della Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche sono state valutazioni di giovani calciatori gonfiate per alleggerire i bilanci: nel caso specifico dei bianconeri, sono quattordici gli affari attualmente sotto inchiesta, come si può notare dalla foto qui sotto.
Plusvalenze sospette della Juventus
Il primo riguarda Nicolò Rovella, centrocampista acquistato dalla Juventus e lasciato in prestito al Genoa: il talento rossoblù è stato valutato 18 milioni di euro a bilancio, cifra pareggiata dalle cessioni di Manolo Portanova (10 milioni di euro) ed Elia Petrelli (8 milioni di euro).
Fari puntati anche sullo scambio con il Marsiglia tra Franco Tongya - ora in forza ai francesi - e Aké Marley (entrambi sono stati valutati 8 milioni di euro). E poi il passaggio di Matheus Pereira al Barcellona e di Alejandro Marques in bianconero per 8 milioni di euro, oltre alla tanto discussa operazione Pjanic-Arthur.
Gli affari sotto indagine non finiscono qui: nell'occhio del ciclone c'è anche la maxi trattativa con il Manchester City per Joao Cancelo (65 milioni di euro), Danilo (37 milioni di euro), Moreno Taboada e Andrade Correja (10 milioni di euro). Infine, a sollevare numerose polemiche è stata la cessione di Emil Audero alla Sampdoria per 20 milioni di euro, con diritto di prelazione in caso di offerte provenienti alla società blucerchiata.
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