Juventus campione d'Italia: le differenze tra i titoli di Conte, Allegri e Sarri

Juventus v UC Sampdoria - Serie A
Juventus v UC Sampdoria - Serie A / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Con la vittoria 2-0 di ieri sulla Sampdoria la Juventus ha conquistato il suo nono Scudetto di fila ed ha dato continuità al suo incredibile ciclo di dominio incontrastato che negli anni ha visto protagonisti tre diversi allenatori: il primo fu Antonio Conte, poi è stato il turno di Massimiliano Allegri e infine quello di Maurizio Sarri. Ogni tecnico c'ha messo del suo, ogni titolo è diverso da tutti gli altri: a questo riguardo andiamo a scoprire i punti focali che hanno caratterizzato i vari Scudetti della Vecchia Signora in questi anni.


L'era Conte

Marco Luzzani/Getty Images

I tre Scudetti conquistati dalla Juventus di Antonio Conte (il primo in particolar modo nella stagione 2010/11) sono forse i più sentiti dai tifosi bianconeri: l'allenatore salentino con lavoro e dedizione ha ricostruito da zero la squadra bianconera reduce da due settimi posti consecutivi e l'ha riportata ai vertici del calcio italiano dando inizio ad un incredibile ciclo di vittorie che a distanza di nove anni è ancora aperto. Il tecnico pugliese ci ha messo del suo, i tre titoli conquistati a Torino sono soprattutto frutto del suo meticoloso lavoro: pur non avendo a disposizione una rosa eccelsa come quella attuale Conte è riuscito comunque a vincere e dominare per tre stagioni di fila.


L'era Allegri

Valerio Pennicino/Getty Images

Se l'era Conte viene ricordata come quella della rinascita della Juventus, l'era di Massimiliano Allegri è invece quella dei record. Sotto la guida dell'allenatore livornese i bianconeri si sono affermati come la miglior squadra italiana conquistando ben cinque Scudetti di fila e battendo ogni record esistente in Serie A a livello di vittorie. Il primo Scudetto conquistato nella stagione 2014/15 è stato quello in cui si è vista di meno la sua impronta (Allegri ha ereditato la squadra a pochi giorni dall'inizio della stagione e ha preferito non andare a toccare i meccanismi che la squadra aveva imparato sotto la guida di Conte) ma negli altri quattro la mano del tecnico livornese si è vista eccome: la sua Juve non giocava un calcio spettacolare ma senza dubbio efficace e vincente.


L'era Sarri

Stefano Guidi/Getty Images

Di tutti e tre i tecnici, Maurizio Sarri ha avuto forse il compito più difficile da svolgere: all'ex tecnico del Napoli e del Chelsea è stato infatti chiesto di rivoluzionare la squadra a livello tattico ma al contempo di continuare a vincere. È stata una stagione difficile e piuttosto lunga (anche a causa dell'emergenza Coronavirus) nel corso della quale la Juve ha mostrato un andamento altalenante a livello di gioco e di risultati ma che per fortuna di Sarri e della società si è chiusa nel migliore dei modi. Quello conquistato ieri sera è lo Scudetto della continuità ma anche e soprattutto il punto di inizio di una nuova era che si spera possa essere lunga e fortunata.


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