De Ligt non è ancora un Rembrandt e non vale 85 milioni. Ma il tempo per essere esposto al Louvre c'è ancora
"Matthijs de Ligt è simile a un Rembrandt (pittore olandese, considerato tra i più grandi artisti della storia dell’arte europea, ndr) mi ricorda la 'Ronda di notte'". Parola dell'esperto d'arte calcistica Mino Raiola. Ma in realtà De Ligt in questo momento sembra essere un dipinto su tela non ancora terminato.
Se diventerà o meno un vero capolavoro sarà il tempo a dirlo. E i primi due anni alla Juventus hanno lasciato qualche minimo dubbio. Ci si aspettava una crescita che non è arrivata, almeno non come da aspettativa. Attenzione, non stiamo dicendo che De Ligt è un flop, un bidone o un discreto giocatore. Siamo davanti a un potenziale campione. Appunto, potenziale.
Perché ancora alla Juve in questi anni non è riuscito a sbattere in panchina Bonucci e/o Chiellini (impresa mica facile). E questo deve essere l'anno della definitiva consacrazione per il difensore olandese, pagato 75 milioni più altri 10,5 milioni per un totale di 85,5 milioni. Diciamoci la verità: in questo momento non vale questa cifra!
Ha dimostrato di poter arrivare a valere questa cifra ma deve continuare a lottare. Deve innanzitutto diventare un titolarissimo della Juve (le ultime prove sono state incoraggianti) e deve riconquistare la Nazionale. Insomma, c'è ancora tanta strada da fare. L'età (non dimentichiamo che è un 1999 ma è stato anche il più giovane capitano dell'Ajax e dell'Olanda) è dalla sua parte. Di tempo per essere esposto al Louvre e per diventare davvero un Rembrandt ce n'è ancora.
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