Con Alvaro è un'altra storia. Juve sempre più innaMorata, dimenticato Suarez: lo spagnolo è un leader

Alvaro Morata
Alvaro Morata / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Con Alvaro Morata è un'altra storia ed è un'altra Juventus. "Lo abbiamo scelto perché ha determinate caratteristiche" ripete spesso Andrea Pirlo. Forse è vero, ma non vanno dimenticate le trattative estive per portare in bianconero Luis Suarez.

Prima scelta o no, Alvaro ha già segnato 16 reti in questa stagione (a segno in tutte le competizioni, Supercoppa compresa). Dopo un periodo di appannamento a causa del citomegalovirus, un virus che ha debilitato pesantemente l'attaccante spagnolo, che aveva perso smalto e anche l'allegria che lo ha sempre contraddistinto.

Con il ritorno al gol allo Spezia, Alvaro ha ritrovato anche il sorriso e la forza di abbattere la Lazio con una doppietta. Lo spagnolo si è rivelato sempre più decisivo nello scacchiere di Pirlo: con lui in campo la Juve gioca meglio perché riesce a dare profondità. Ma Morata è diventato anche un leader di questa Juve. Non solo leader tecnico ma anche nello spogliatoio. Significative le sue parole: "Aspettano tutti che cadiamo, oggi era una gara importantissima per far vedere che ci siamo. Finché ci saranno punti lotteremo fino alla fine. Chi non ci crede non accenda la tv. Segno poco? Quando si gioca col migliore attaccante della storia bisogna pensare prima ad assisterlo e poi a far gol, questo è uno sport di squadra, io non penso ai premi individuali, voglio vincere trofei". Chiaro no?


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