Juve senza Locatelli: quali saranno le soluzioni tattiche di Allegri?

Manuel Locatelli
Manuel Locatelli / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Arrivano brutte notizie dall'infermeria della Juventus: Manuel Locatelli sarà out per quattro settimane dopo che gli accertamenti effettuati nella giornata odierna hanno evidenziato la lesione di primo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro.

Piove sul bagnato per Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese, adesso, si troverà di nuovo con un centrocampo corto e ora la domanda sorge spontanea: quali potrebbero essere le soluzioni tattiche?

Nonostante il k.o di Locatelli, nella sfida dell'Allianz Stadium di ieri contro i nerazzurri c'è sicuramente da sottolineare l'ottima prova di Adrien Rabiot: il centrocampista transalpino ha giocato la sua miglior partita di quest'annata, e l'affiatamento con Zakaria lascia ben sperare per uno schieramento della mediana a due, in vista dei prossimi incontri.

Adrien Rabiot
Adrien Rabiot / Jonathan Moscrop/GettyImages

Se da un lato la Juve esulta per il ritorno graditissimo di Zakaria, dall'altro invece resta l'amaro in bocca per aver perso un'altra pedina sulla mediana. Allegri, suo malgrado, sembra averci fatto l'abitudine, anche al di là delle defezioni sulla mediana: durante questa stagione l'allenatore bianconero è stato costretto a preparare diversi match senza alcuni giocatori quali Chiesa, Kaio Jorge e McKennie. Quest'ultimo starebbe accelerando i tempi di recupero per tornare in vista del rush finale utile per blindare il posto in Champions League, ma è complesso pronosticare con certezza la data esatta del rientro.

D'altra parte però servirebbe anche il sacrificio degli attaccanti: Cuadrado e Morata - in un 4-2-3-1 come quello visto ieri - dovranno continuare a sacrificarsi. E Dybala? Tutti i palloni adesso (probabilmente) passeranno dai suoi piedi data l'esigenza di avere sulla trequarti un po' di fantasia. Difficile, data la coperta corta, pensare a uno switch di modulo. La Juve non cambierebbe assetto tattico e dall'incontro di ieri - nonostante il risultato - arrivano comunque segnali positivi. Sì a una diga davanti la difesa e anche al sacrificio degli attaccanti. Forse la soluzione più ovvia viste le poche alternative a disposizione.


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