Pirlo: "Eliminazione brutta ma dobbiamo continuare. Futuro? Siamo all'inizio di un progetto"
Juventus eliminata agli ottavi di finale di Champions dal Porto. Vittoria per 3-2 dei bianconeri, ai supplementari, ma non basta, dopo il 2-1 dell'andata. Andrea Pirlo, allenatore della Juve, ha commentato così il match, ai microfoni di Sky Sport.
Tante partite nella partita. Poi l'ingenuità sul 2-2: da dove partire?
"Abbiamo commesso 4 errori in due partite e sono tanti, quando li fai in un ottavo di Champions è normale che possa succedere di andare fuori".
Dove avete sbagliato?
"Non abbiamo sbagliato quando eravamo in superiorità numerica perché dovevamo cercare di allargarli il più possibile, riempire bene l'area, perché loro giocavano con 5-6 difensori, abbiamo provato ad allargarli e poi i gol sono arrivati in queste situazioni".
Come se ne esce da questo momento?
"Cancellando questa partita. Ci vorrà qualche giorno ma poi dobbiamo pensare al campionato, siamo ancora a marzo, ci sono ancora un po' di partite che dovremo cercare di fare meglio per risalire in classifica".
Perché giocate quasi sempre male il primo tempo?
"Questa sera eravamo partiti anche bene con l'occasione avuta da Morata. Non abbiamo fatto gol e dopo un errore in area ci è costato il rigore. Da lì c'è stata un'altra partita, ci siamo compattati e abbiamo iniziato a rigiocare e nel 2° tempo abbiamo fatto la partita che dovevamo fare aiutati dalla superiorità numerica. Capita qualche volta di non approcciarla al meglio ma stasera eravamo partiti meglio di loro. Se la sblocchi dopo 2-3 minuti poi la gara può cambiare ma se vai sotto poi la gara cambia".
Quando prepari le barriere gli chiedi se qualcuno ha paura? Li scegli tu o li scelgono loro?
"Li scegliamo noi. Non era mai successo che si girassero, forse non erano collegati alla pericolosità del tiro, hanno pensato alla distanza e hanno fatto un errore. Non hanno capito l'importanza del tiro, non hanno sentito la paura di poter subire gol e si sono girati".
Questa è la prima grande delusione della tua carriera, la Supercoppa è stata la tua prima grande gioia. La Juve ha grandi giovani ma sono ancora un po' fragili?
"Molto meglio vincere la Supercoppa che uscire stasera. Ci sono partite e partite, momenti e momenti. Purtroppo nella vita di un allenatore capita anche questo. E' brutto ma sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare, siamo a marzo e abbiamo ancora il campionato davanti sapendo che abbiamo giocatori bravi, giovani, che stanno crescendo perché non è facile giocare con la maglia della Juve in queste gare ma chi è arrivato quest'anno lo ha fatto con grande voglia, ci tenevano a far passare la Juve e credo che non bisogna dirgli niente. Capita che ci siano delle serate no ma nel calcio ci sono sempre state".
E il suo futuro? Sarri è stato esonerato per aver perso agli ottavi.
"Non so se a Sarri l'esonero sia stato dovuto alla Champions. Io sono l'allenatore della Juve, un progetto iniziale che è stato fatto per una visione a 360°, una visione più ampia, siamo solo all'inizio e continuo sereno il mio lavoro".
Ti senti in prova, sotto pressione, in questi 2 mesi?
"Non sono contento di dover lavorare con settimane piene perché preferivo giocare la Champions ma avremo modo di lavorare su tante cose e per me sarà una grande prova per poter dare una mano diversa".
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Juventus e della Serie A.