Juve, la BBC e l'unità anticrisi per salvare Sarri: cosa è successo nello spogliatoio
La Juventus si ricompatta. Dopo la gara vinta contro il Bologna, Leonardo Bonucci ha spiegato il cambio di passo dei bianconeri, rivelando un faccia a faccia tra i giocatori nello spogliatoio. "Dopo la finale persa ci siamo parlati, come succede sempre. Abbiamo indicato la strada e si è visto". Sarri poi ha spiegato: "Ci siamo detti che nel calcio come nella vita c’è chi fa i fatti e chi esprime le opinioni. Abbiamo detto di non ascoltare nessuno, provare a continuare a fare i fatti, non prendere alibi. I giocatori sono stati tutti molto partecipi alla discussione, come si può fare spesso in uno spogliatoio. Chiaramente ci sono i personaggi che per esperienza possono avere più personalità per esporre le idee, come Giorgio Chiellini, come Bonucci, come Buffon soprattutto. I ragazzi hanno accumulato talmente tanta esperienza e personalità che non hanno remore nel dire le proprie opinioni e suggerire rimedi".
La Gazzetta dello Sport prova a riavvolgere il nastro. L'ultima settimana in casa Juve è stata particolare. La 'vecchia' BBC, Buffon, Chiellini e Bonucci ha deciso di intervenire per compattare il gruppo. Addormentarsi dopo la sconfitta di Roma è stato difficile per molti bianconeri, in particolare per Buffon. Gigi teneva alla Coppa Italia, anche se era il meno importante dei tre trofei rimasti da inseguire, per motivi di squadra e personali.
Con Chiellini e Bonucci è bastato uno sguardo per capirsi. I tre hanno capito che era arrivato il momento di reagire, di dare una scossa. Loro sono la vera anima della Juve. Prima si sono parlati tra di loro e dopo, insieme all'allenatore, hanno deciso di confrontarsi con la squadra. Più che di questioni tattiche si è parlato di atteggiamento: i capitani hanno spiegato al gruppo che niente è scontato e per vincere bisogna lottare. Hanno ricordato che bisogna riprendere a macinare vittorie per vincere lo Scudetto perché Inter e Lazio sono lì. Gigi è stato il più deciso nei discorsi tra Napoli e Bologna e ha parlato faccia a faccia anche con Cristiano Ronaldo, che non è secondario per la Juve né in campo né fuori. Il rifiuto a giocare da numero 9, fatto davanti a tutta la squadra, non ha semplificato i rapporti con Sarri.
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