Juve, il J Hotel è già un lusso: da investimento a vantaggio, bianconeri già pronti per l'emergenza

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FBL-ITA-SERIEA-JUVENTUS-TRAINING-HEALTH-VIRUS / MARCO BERTORELLO/Getty Images
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La Juve è già pronta. Mentre i club di Serie A litigano sulla ripartenza e dicono di no al maxi-ritiro imposto dal protocollo, la Juve era pronta a partire prima dell'emergenza, grazie alla lungimiranza di una società che ha capito che non basta investire sul calciomercato per creare una squadra vincente.

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FBL-ITA-SERIEA-JUVENTUS-TRAINING-HEALTH-VIRUS / MARCO BERTORELLO/Getty Images

La Juventus ha investito tantissimo anche sulle infrastrutture, a partire dallo Stadium, inaugurato dal 2011 e portatore sano di successi. Negli ultimi anni i bianconeri hanno riqualificato la zona della Continassa, creando il centro sportivo e ora anche il J Hotel.

Il J Hotel sarà infatti una struttura fondamentale per gestire il possibile isolamento, grazie anche alla la vicinanza ai campi di allenamento della Continassa. Un’intera ala dell’albergo è dedicata alla prima squadra e allo staff tecnico: 35 stanze completamente riservate a Sarri, ai suoi calciatori ed ai suoi collaboratori. In caso di maxi-ritiro occorrono molte più stanze ma la disponibilità non preoccupa la Juve che sarà costretta a chiudere il J Hotel ai visitatori esterni.

All’interno del J Hotel si trovano già alcuni calciatori rientrati a Torino nelle ultime settimane: Douglas Costa, Alex Sandro e Danilo, oltre a Khedira e a Matthijs De Ligt hanno deciso di approfittare della possibilità di passare all’interno della struttura il periodo di isolamento di 14 giorni per chi rientra dall’estero (prima ci sono stati anche gli italiani). In attesa di capire cosa accadrà, la Juve è già pronta.


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