Juve, emergenza terzini. Matuidi perfetto ma perché Sarri non copia Lippi e crea il 'nuovo Zambrotta'?

Maurizio Sarri in emergenza. Ancora una volta. Non è la prima volta che viene accostata la parola emergenza a Sarri, da quando siede sulla panchina della Juventus. Il tecnico bianconero, per la seconda volta in stagione, dovrà fare a meno di 3 terzini su 4.
Una vera iattura che si è abbattuta sulla Juve, che paga le scelte insensate di questa estate (Luca Pellegrini, ad esempio, sarebbe potuto tornare utile). Ma questo è un altro discorso. L'espulsione di uno scellerato Danilo e gli infortuni di Alex Sandro e De Sciglio, obbligano Sarri a ridisegnare la difesa.
Il tecnico bianconero, come prima opzione, ha Blaise Matuidi. Il centrocampista francese, dove lo metti sta. Ha già giocato da terzino nella gara contro la Spal, con diligenza, e l'ex PSG potrebbe tornare a presidiare la fascia mancina difensiva, anche venerdì sera contro il Lecce. Sarri sa che può contare sulla fisicità e sulla predisposizione al sacrificio del francese. Ma la vera scommessa su quella fascia potrebbe essere Federico Bernardeschi. L'esterno è di piede mancino, ha fisico, stazza, si sacrifica, ha corsa, tecnica, un ottimo mancino e potrebbe ricordare, seppur con caratteristiche un po' diverse, l'esperimento, poi rivelatosi vincente, di Lippi con Zambrotta. Gianluca Zambrotta era una fantastica ala ma Lippi lo trasformò in uno straordinario terzino, cambiandogli la carriera. Bernardeschi non ha ancora un ruolo ben definito. E se il suo ruolo fosse quello di terzino sinistro?
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