Juve, dietro l'esonero di Sarri c'è il gelo con Ronaldo e gli altri senatori
Il ribaltone di ieri in casa Juve era probabilmente "atteso", anche se non questa foga. Forse era già programmato, ma tant'è. Nel giro di poche ore è arrivata la doppia ufficialità: l'esonero di Maurizio Sarri, sostituito da Andrea Pirlo, che solo dieci giorni fa era stato nominato allenatore della formazione Under 23 bianconera (che milita nel campionato di Serie C).
Termina perciò dopo soli 13 mesi l'avventura di Maurizio Sarri sulla panchina della Juve, tra alti (pochi, scudetto compreso) e bassi (troppi e culminati con l'eliminazione dalla Champions League per mano del modesto Lione). E secondo quanto rivelato dalla Gazzetta dello Sport uno dei grandi problemi che non hanno permesso a Sarri di imporsi è rappresentato dal fatto che il tecnico non avrebbe mai costruito un rapporto solido con i giocatori bianconeri, in primis Cristiano Ronaldo che non si è mai ambientato nel gioco corale dell'ex tecnico del Chelsea e ha risposto con un secco "no" al ruolo di punta centrale propostogli da Sarri agli albori dell'avventura in bianconero.
Un rapporto mai nato anche con il capitano Giorgio Chiellini, con cui si sarebbe addirittura arrivati al gelo. Insomma, la scintilla non è mai scoccata soprattutto con i senatori, a giudicare dalla tensione sfociata nello sfogo - a scudetto già vinto - dopo il ko nella penultima giornata di campionato a Cagliari.
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